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LA NAPA VALLEY PIANGE LA MORTE DELL’UOMO CHE CON IL SUO CHARDONNAY, NEL 1976, CAMBIÒ LA STORIA DEL VINO, FACENDO DELLA CALIFORNIA LA BORGOGNA D’AMERICA. IL MONDO DEL VINO DICE ADDIO A JIM BARRETT

Italia
Jim Barrett

Con il suo Chardonnay Chateau Montelana del ’73, alla degustazione comparativa e assolutamente alla cieca (il “Judgment of Paris”) che, nel 1976, cambiò la storia del vino, sbaragliò la concorrenza agguerritissima dei migliori bianchi francesi tra lo stupore generale. Fu un momento storico, che mutò ineluttabilmente il modo di rapportarsi della Vecchia Europa enoica ai vini del Nuovo Mondo, fino ad allora visti con un certo snobismo. Lui è Jim Barrett, scomparso a 86 anni e già rimpianto da tutta l’America del vino, perché in quegli anni fece della California, la terra delle grandi produzioni cinematografiche, della Silicon Valley e di Easy Rider, con i suoi filari chilometrici, la “Borgogna d’America”.
Era il 1976 quando il suo Chardonnay Chateau Montelana del ‘73 vinse il “Judgment of Paris”, una degustazione alla cieca all’Hotel Intercontinental di Parigi, in cui si confrontavano grandi vini francesi e vini californiani e che per gli addetti ai lavori cambiò la storia del vino, sul versante della percezione del mercato nei confronti dei prodotti del Nuovo Mondo. Fu lì che la Napa Valley diventò una nuova tappa nella mappa dell’enologia e del savoir-vivre.
L’evento, spiega il blog specializzato www.aristide.biz, fu organizzato da Steven Spurrier, un inglese trasferitosi a Parigi per aprire un’enoteca e gestire una scuola di vino. Spurrier aveva in mente un evento seriamente organizzato ma informale e non certo pensato per mettere in imbarazzo i propri clienti parigini. I vini francesi da lui scelti comprendevano, infatti, prodotti di grande prestigio: Château Haut-Brion e Château Mouton Rothschild tra i rossi del Bordeaux, Bâtard-Montrachet Romonet-Prudhon e Beaune Clos des Mouches Joseph Drouhin tra i bianchi di Borgogna. I californiani erano i pressoché sconosciuti Ridge e Stag’s Leap Wine Cellars per i Cabernet Sauvignon e Chateau Montelena e Chalone per i Chardonnay. In tutto quattro vini francesi si confrontarono con sei californiani in ogni categoria. I nove giudici erano tutti francesi, tutte figure di spicco tra critici, sommelier, produttori di vino. La degustazione fu preparata con grande cura: i vini furono decantati e posti in bottiglie “neutre” e senza etichette, si procedette a numerare le bottiglie (ad esempio Cabernet Uno o Chardonnay Tre). Tutto fu fatto per impedire agli espertissimi degustatori di poter riconoscere i vini. Il vincitore tra i Cabernet fu lo Stag’s Leap Wine Cellars ‘73 della Napa Valley, seguito dal Mouton-Rothschild ‘70, Haut-Brion ‘70 e Montrose ‘70. I quattro migliori bianchi furono, nell’ordine, Chateau Montelena ‘73 di Napa, il francese Meursault-Charmes ‘73 ed altri due californiani, Chalone ‘74 di Monterey County e Napa’s Spring Mountain ‘73.
Barrett era nato nel 1926 a Chicago da una famiglia di immigrati irlandesi, che nel tempo si trasferì a Los Angeles, dove lui divento un legale nel ramo immobiliare. Acquistò la proprietà di Montelana nel 1972, solo un anno prima di vincere lo storico concorso. Nel trentesimo anniversario di quella degustazione se ne è tenuta un’altra nel 2006, tra vinificatori francesi e americani, detta “Vendetta”, ma i californiani ebbero ancora una volta la meglio.

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