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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Arrivano i futures sul Parmigiano - Dopo il vino (Brunello e Barolo), l'uso di strumenti finanziari sui prodotti agroalimentari d'eccellenza sta prendendo piede nel nostro paese, al punto che anche nel cuore della "food valley" emiliana si sta pensando alla vendita di contratti a termine su parmigiano e prosciutto di Parma. Il prodotto finanziario ("innovativo e destinato agli operatori del settore") è stato elaborato nel pensatoio di Cariparma (gruppo Intesa) e presto sarà presentato ai big del settore. Punterà sulla plusvalenza che parmigiano e prosciutto adeguatamente stagionati possono spuntare sul mercato attraverso dei certificati che danno diritto a ricevere, ad una scadenza prefissata, la merce corrispondente rimasta sino a quel momento a 'maturare' in magazzino … Certo che i contratti di vendita a termine nell'agroalimentare non sono una novità: alla Borsa merci di Chicago da sempre si può scommettere sull'evoluzione dei prezzi di grandi commodities agricole …. ed in Francia nel Bordolese da secoli funziona la vendita "en primeur" .... In Italia la prima a lanciare futures sul Brunello fu Castello Banfi sull'annata '95 .. poi altre aziende si sono finanziate così ... Esperienze positive, anche se limitate. E che non trovano d'accordo tutti i produttori. Jacopo Biondi Santi, nome storico del Brunello e produttore di raffinati supertuscans, resta scettico: "I grandi vini sono un rito e un'arte. Ogni annata fa storia a sé, difficile ipotecare la qualità a 5 anni di distanza. Meglio usare lo strumento delle prenotazioni, eventualmente cedibili da cliente a cliente"

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