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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Intervista a Gianni Zonin - Tra vino e banche: “Nel vino investimenti di lunga durata … Attività divertente” ... Va Pian e fa presto: Gianni ha obbedito. Ha preso il comando dell’azienda a 27 anni e non lo ha più mollato. Non ama condividere il potere, non ama le imprese a mezzadria, le joint venture dove non si sa mai chi comanda, Ripete con Napoleone: “Meglio un buon generale che due generali”. E certo, se non fosse stato per lo zio Domenico che gli mise in mano la cantina di Gambellara, oggi Gianni Zonin sarebbe solo un avvocato di provincia anziché il primo vigneron d’Italia con dodici tenute agricole e 1800 ettari di vigneti specializzati.E’ stato un affare migliore comprare vigneti? “Direi di sì. La tenuta nel Chianti a Castello d’Albola l’ho comprata 23 anni fa e oggi vale ben di più di 23 volte quello che la pagai” … Enologo per volere dello zio, dottore in legge per amore della madre, Zonin da 35 anni guida l’azienda vinicola di famiglia (due fratelli sono soci di minoranza) … se vuoi fare del buon vino devi avere anche della buona uva, dell’uva tua”. Così è partita l’irresistibile conquista: oggi battono bandiera Zonin dodici tenute in sette regioni, con una superficie totale diquasi quattromila ettari. Ogni tenuta è autonoma, diretta da un enologo-manager. Negli Stati Uniti, a Barboursville in Virginia, Zonin s’è intestardito a piantare nebbiolo dove non avevano mai visto l’uva. Oggi è una fattoria cult in una storica plantation dove sorse anche una villa palladiana costruita da Thomas Jefferson e visitata ogni anno da 50 mila turisti. Perché ha fatto questa sconfinata selezione di terre? Messe insieme fanno la metà della superficie di un comune come Vicenza…“C’è una ragione industriale e una di marketing. La prima è che in Italia abbiamo ancora dimensioni di impresa troppo piccole, un mercato troppo frammentato…..Anche noi Zonin siamo piccoli rispetto alle aziende americane, sudafricane, australiane”.Nuovo shopping in vista?“Vedremo se ci sono opportunità. Comunque credo molto nel Sud. La regione non la dico, sennò aumentano subito i prezzi”. “Stiamo lavorando molto sulla qualità, sui vitigni autoctoni con minori rese per ettaro, sui marchi. C’è una nuova linea che si chiama Gianni Zonin Vineyards e che commercializza le etichette ottenute dai nostri cru migliori …”. Bella soddisfazione. Ma i conti tornano?“Quest’anno stimiamo un fatturato di 82 milioni di euro. L’export sente la stanchezza dei consumi, un po’ dappertutto. Ma, in generale, a fare il vino gli utili arrivano lentamente. Il vero guadagno sta soprattutto nella valorizzazione del patrimonio”.

La carriera

Dal 1965 è presidente della Vinicola Zonin di Gambellara (Vicenza)

Nel 1970 acquista in Friuli la prima tenuta, Ca’Bolani di Cervignano. E’ la più vasta azienda di casa Zonin e il maggior vigneto del Friuli.

Nel 1975 sbarca in America, con la tenuta di Barboursville in Virginia.

Nel 1979 compra il Castello d’Albola, a Radda in Chianti. Oggi la tenuta si estende per quasi 900 ettari.

Dal 1965 l’espansione raggiunge la Puglia (Salento), la Maremma e la Sicilia con la tenuta dei principi di Butera in provincia di Caltanissetta.

Zonin, il gigante vinicolo

Cantine 9; Vigneti in 11 tenute in 7 regioni (più la tenuta di Barboursville negli Usa) per 1800 ettari, su una superficie complessiva di 3.700 ettari; Dipendenti 450, di cui 200 a Gambellara; Fatturato 2001 77,5 milioni di euro; Bottiglie 25 milioni di bottiglie, di cui vendute all’estero, il 40%.

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