La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Un Brunello sul tetto del mondo ... La rivista americana Wine Spectator con patinata eleganza ha assegnato il titolo di migliore vino del mondo al “Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2001” firmato dall’azienda Casanova del toscano Giacomo Neri.
Questo vino è riuscito a scalzare i quasi imbattibili vini francesi: il Brunello non è comunque l’unico vino italiano ad essere entrato nella hit-parade della rivista d’Oltreoceano, a conferma che qui in Italia i prodotti hanno un livello di qualità sempre più elevato. E siccome chi raggiunge l’eccellenza va premiato, durante il pranzo con il “Club Amici dell’Ais” che si svolgerà all’Enoteca Pinchiorri di Firenze il prossimo 14 dicembre, la nostra associazione consegnerà un riconoscimento ufficiale a Giacomo Neri, un grande vignaiolo che lo scorso anno ha terminato la nuova cantina completamente interrata. Neri è capace di trasmettere tutto il suo entusiasmo ai vini che produce. La sua azienda è nata nel 1971 con l’acquisto da parte di Giovanni Neri di una vasta tenuta nel territorio di Montalcino.
In questi 36 anni la costante è stata la ricerca e l’acquisizione dei terreni ritenuti adeguati per ottenere uve di grande qualità. Oggi l’azienda ha 36 ettari di vigneto, suddivisi in quattro appezzamenti in posizioni diverse: il Pietradonice a Castelnuovo dell’Abate, le Cetine a Sant’Angelo in Colle, il Cerretalto e il Fiesole di fronte al casolare di Montalcino. Il miglioramento qualitativo delle uve è andato di pari passo con l’attenzione e le cure prestate in cantina, dalla vinificazione fino all’uso di legni di diversa origine e dimensione. «E’ una soddisfazione indescrivibile ricevere un riconoscimento così prestigioso: questo premio ci ripaga di tutti i sacrifici».
(arretrato de La Nazione/Giorno/Carlino dell'8 dicembre 2006)