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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Le feste, che abbuffata, il peso è salito di due chili ... Le tavole imbandite per i cenoni sono costate circa 6 miliardi... Due chili in più in otto giorni. È il regalo, indesiderato, delle feste trascorse a tavola. Da Natale a Capodanno gli italiani, secondo la stima di Coldiretti, hanno accumulato in media l4mila chilocalorie in più e hanno speso sei miliardi di euro. Ma quanto hanno mangiato? Sono stati consumati 100 milioni di chili tra pandori e panettoni, 80 milioni di bottiglie di spumante, 20mila tonnellate di pasta, 8.500 tonnellate di cotechino.
Le feste, si sa, sono caratterizzate da giornate trascorse in compagnia di parenti e amici davanti a tavole imbandite e, quindi, da una maggiore sedentarietà. Adesso, per correre ai ripari, la parola d’ordine è solo una: dieta. Per aiutare chi vuole tornare subito in forma, l’associazione ha stilato una lista di prodotti utili per disintossicare l’organismo e smaltire i chili in più.
Anzitutto non bisogna dimenticare arance - fonte di vitamina C utile al sistema immunitario per fronteggiare l’influenza - e poi mele, pere e kiwi e, tra le verdure, spinaci, cicoria, radicchio, zucche e zucchine, insalata, finocchi e carote. Insalate e verdure vanno condite con olio d’oliva, che favorisce l’eliminazione delle scorie, e abbondante succo di limone, che purifica l’organismo dalle tossine, inoltre è un ottimo astringente e cura l’iperacidità gastrica. Da non trascurare i piatti a base di legumi, fagioli, ceci, piselli e lenticchie: ricchi di ferro e fibre sono anche una notevole fonte di carboidrati. A tavola anche quest’anno ha vinto la tradizione e soprattutto il made in Italy. “Nei pranzi e nelle cene a casa hanno trionfato - sottolinea la Cia (Confederazione nazionale agricoltori) - carni, pesce, insaccati, vino e spumanti. Specialmente per questi ultimi c’è stato un vero boom, con oltre 80 milioni di bottiglie, nella stragrande maggioranza nazionali, con Asti e Prosecco in testa”.
Tra le carni e gli insaccati sono stati privilegiati pollo e tacchino - i cui consumi, dopo il crollo provocato dall’aviaria, sono tornati a crescere - e ancora maiale, cotechini e zamponi che sono stati preferiti a ostriche, caviale e salmone: questi ultimi tre prodotti hanno subito un calo dei consumi pari al 20 per cento. Sempre per la Cia, se si confronta lo stesso periodo dell’anno scorso, c’è stato un aumento dell’1,4% per la spesa e gli acquisti sono stati distribuiti equamente nell’intero periodo festivo. Cattive notizie, invece, per il settore ortofrutticolo, segnato da un calo del 4% rispetto al 2005. Negativo anche il trend dei consumi di frutta esotica, tanto ricercata negli anni passati: ananas, avocado, banana, mango, hanno avuto un calo superiore al 22%.
Dati positivi per i vini, soprattutto i rossi. Tra Natale e Capodanno sono stati stappati 155 milioni di bottiglie, il 95% di produzione italiana, con un +2,8% rispetto al 2005. E per i prodotti nazionali c’è stato anche un forte exploit nelle vendite all’estero.

La spesa...
A tavola non c’è stata troppa opulenza. ma nemmeno austerità: gli acquisti sono cresciuti dell’1,4%

Il brindisi...
Boom di spumanti nazionali per un ‘cin cin’ tra le mura domestiche: sono stati spesi circa 1.050 milioni

Al ristorante...
Secondo Fipe-Confocommercio hanno consumato fuori casa il cenone dell’ultimo dell’anno in sei milioni: 87 euro a testa
(arretrato de La Nazione/Giorno/Carlino del 3 gennaio 2007) 

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