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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Lambrusco, il rosso quotidiano ... Non c’è scampo. Il vino do accompagnare al bollito misto è il Lambrusco: chi scrive è sempre convinto che gli abbinamenti non sono da imporre, ma da suggerire. Sono infatti dettati da regole precise ma poi è, tavolo decide sempre il gusto individuale. Oggi lasciateci tuttavia fare l’eccezione che conferma la regola: nessun vino potrebbe con altrettanto allegra convinzione, accompagnarsi o questo piatto tipicamente emiliano. E’ un vino che somiglia agli emiliani intrisi come i lambruschi di genuina, casalinga, saporosa semplicità, con un simpatico tocco di brio come quello prorompente della vivace spuma rossa che si agita nel bicchiere dopo averlo versato.
Il Lambrusco è il “vino quotidiano” che negli ultimi anni è assai apprezzato un numero sempre maggiore di enonauti. Il suo carattere è allegro, gioviale, gradevole: queste caratteristiche particolari, lo rendono quasi inimitabile. Negli anni Settanta è stato il vino italiano più conosciuto e bevuto nel mondo. Lambrusco è il nome di un gruppo di vitigni di matrice comune, tra loro simili ma non identici. Modena ne è la culla di origine e la vera patria: è, infatti proprio in questa provincia che si sono evolute quelle qualità di uve da sempre considerate le più nobili che a buon diritto passiamo considerare antenate dei tre tipi di Lambrusco Doc tutelati dal Consorzio: il Lambrusco di Sorbora, il Lambrusco Grasparossa di Costelvetro e il Lambrusco Salamino di Santa Croce. Il Lambrusco Doc è l’accompagnamento ideale per i piatti della cucina modenese, opulenta, fastosa capace di evocare ancora sensazioni perdute.
(arretrato de La Nazione/Giorno/Carlino del 12 gennaio 2007)

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