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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Cazzola vende ai francesi Terrà solo il Lingotto ... Promotor a Gl Events. Si scalda il risiko delle fiere...
Alfredo Cazzola ha venduto alla francese GL events la Promotor, conservando però il Lingotto di Torino. Il protocollo è stato firmato ieri confermando così le voci di cessione. L’intesa è stata raggiunta con Olivier Ginon, presidente di Gl Events, dopo essere stata preparata nelle scorse settimane. L’operazione sarà perfezionata all’inizio di luglio dopo la due diligence: l’esame da parte degli advisor degli assets, dei conti e delle partecipazioni. Salvo sorprese. Gl Events rilevando l’80% di Promotor dovrebbe convivere con Interbanca che detiene il 20% della società. L’intesa prevede che Cazzola assuma la carica di amministratore delegato della Promotor bianco-rosso-blu per tre anni: il tempo necessario per avviare a regime le attività della società francese che controlla (oltre ai quartiere fieristico di Lione) le fiere di Budapest e di Padova.
Nessuna indiscrezione è emersa sul valore della transazione. Ambienti finanziari parlano di alcune centinaia di milioni considerando il valore degli eventi e delle partecipazioni. La Promotor, infatti, oltre a partecipare con il 4,26% BolognaFiere e con il 4% la fiera di Rimini detiene il marchio della rassegna Smau alla fiera di Milano, organizza il Motor Show a Bologna dal 1981 e la fiera My special car show nella cittadella espositva di Rimini. Ma è il Motor Show il grande business di Cazzola, al punto che negli anni è diventato il salone, dell’auto internazionale. E la vera consacrazione è avvenuta l’anno scorso quando l’Oica (Organizzazione internazionale dei costruttori di automobili) ha inserito ufficialmente il Motor Show nel calendario mondiale dei saloni stabilendo che Bologna è la sede di quello italiano, con il rango di ‘internazionale’. E lo stesso presidente di BolognaFiere, Luca Cordero di Montezemolo ha confermato che il contratto della rassegna dura fino al 2025.
La vendita di Promotor a Gl Events potrebbe comportare un riassetto dell’equilibrio nel sistema fieristico italiano. Infatti i francesi siederanno dei cda delle fiere di Bologna e Rimini. Per Bologna questa vicenda può forse comportare rapporti più complessi con i soci privati e pubblici nell’avvicinarsi del rinnovo del cda della Fiera, analogamente alla fiera di Rimini.
La reazione della fiera di Milano non si è fatta attendere: “L’acquisizione di Promotor da parte di Gl Events - dice l’ad Claudio Artusi - conferma la validità della posizione della fiera di Milano, convinta che competizione e cooperazione si giochino su scala sovranazionale, e che la logica italiana dei campanili è superata dai fatti. Fiera Milano - continua - non aveva avviato alcuna iniziativa con Promotor a riprova che non persegue una strategia di posizione dominante in Italia, anche se ha un legame d’affari, detenendo una call option che le dà diritto, se esercitata tra gennaio e febbraio 2009, di rilevare il 51% della stessa Promotor nello Smau”.

I numeri...
Fiera Roma
920.000 metri quadri inaugurata a gennaio 2007, 355 milioni di euro
Fiera Milano
470.000 metri quadri, 106,3 milioni i ricavi consolidati nel 2006
BolognaFiere Group
1.232.967 metri quadri (superficie complessiva del gruppo) 2,032 milioni di euro l’utile netto 2005
VeronaFiere
111.000 metri quadri, 63 milioni di euro i ricavi nel 2006
RiminiFiera
169.000 metri quadri 72,3 milioni di euro i ricavi consolidati del 2005


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