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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

“Promotor? Testa di ponte per conquistare l’Est” ... Parla Olivier Ginon, numero uno di Gi Events... La promotor International, la società che organizza tra l’altro il Motor Show di Bologna, lo Smau di Milano e il Salone del vino a Torino, è stata ceduta ai francesi di Gi Events anche per “l’effetto-palude” che blocca il sistema italiano. Una metafora che allude alla politica. Lo ha spiegato ieri Alfredo Cazzola, fondatore e presidente di Promotor, all’indomani dell’annuncio ufficiale del passaggio di proprietà che sarà formalizzato all’inizio di luglio. Cazzola non si è sbilanciato sul prezzo dell’operazione, ma ha definito “striminzita” l’ipotesi di 50 milioni per la cifra che pagherà Gl.
Con la fiera di Roma il patron di Promotor ha spiegato di “aver fatto tutto il possibile per creare un gruppo fieristico che potesse competere a livello internazionale e di non esserci riuscito”. E le critiche di Cazzola non hanno risparmiato la fiera di Bologna di cui è presidente Luca di Montezemolo (A Rimini c’è una mentalità più pronta che a Bologna”, ha detto). E secondo lui nel capoluogo regionale: “Ci si accontenta di un nuovo padiglione o di un nuovo parcheggio, un bilancio non in perdita o con una crescita minima è considerato un risultato, altrove si cresce costantemente a due cifre”.

“L’evento che mi sarebbe piaciuto organizzare? La caduta del muro di Berlino!”. Ride di gusto al telefono, nel suo ufficio di Lione che è il ponte di comando della sua società, la GL Events: Olivier Ginon, detto il “re dei saloni”, l’ha fondata una ventina d’anni fa facendone uno dei migliori successi economici in Francia. Con una cifra d’affari di 177 milioni di euro nei primi tre mesi di quest’anno, una crescita del 40 per cento rispetto allo stesso periodo del 2006, e oltre duemila dipendenti nel mondo, Ginon è uno degli imprenditori di punta del mercato francese. Leader europeo nel suo settore, l’organizzazione di eventi, la sua società è presente a Rio, Budapest, Shangai, Barcellona, Padova, senza contare le città francesi. Lunedì Gi Events ha firmato un protocollo con Alfredo Cazzola per l’acquisizione della società Promotor International, organizzatrice del Motor Show di Bologna.
Signor Ginon, adesso tutti a Bologna vogliono conoscerla.
“Bene! A Bologna ci verrò prestissimo”.
Manderà anche qualcuno dei suoi luogotenenti?
“No, c’è già Alfredo Cazzola, che resta al suo posto. La nostra abitudine quando facciamo un’acquisizione è mantenere l’équipe che è sul posto: preferiamo lavorare con lo stesso management. E se dobbiamo rafforzano di solito non mandiamo dei francesi”.
Quali sono i suoi progetti?
“Il nostro obiettivo è collaborare con la Fiera di Bologna: siamo organizzatori di saloni e vogliamo rafforzarci sul mercato italiano, che è uno dei più importanti d’Europa”.
Obiettivo per il 2008?
“Integrare correttamente l’équipe di Promotor International per creare nuove manifestazioni ed espanderci. Ritengo che il mercato italiano sia uno dei più dinamici del mondo, capace di reagire rapidamente a tutte le sollecitazioni. Ci sono da voi molti professionisti, molti investitori di grande livello. Per noi è una chance lavorare in queste condizioni, anche se dovessimo assumerci dei rischi”.
Conosce Cazzola da molto?
“Da un anno e mezzo. E’ un uomo di valore. Il nostro obiettivo è approfittare della sua conoscenza del mercato italiano per sviluppare la nostra attività”.
E’ al corrente delle avventure di alcune grandi imprese italiane, ad esempio Fiat, Alitalia, Telecom?
“Le conosco benissimo: le avventure italiane assomigliano a quelle francesi”.
Attraverso Bologna vuole arrivare ad altre mete?
“Pensiamo che l’Italia sa il partner migliore per accompagnare la nostra espansione dell’Europa dell’Est e in Asia”.
Ha dei contatti con Berlusconi o con Prodi?
“Non ancora. Non conosco né l’uno né l’altro. Vede, noi siamo dei professionisti, facciamo il nostro mestiere e siamo contenti quando le cose vanno bene”.
Lei ha una reputazione di gastronomo.
“Ah sì, adoro la cucina italiana, i tortellini, le tagliatelle. Adoro cucinare il risotto con i tartufi o con i frutti di mare”.
Qual è l’evento più importante che ha organizzato finora?
“L’arrivo del Papa a Lione e i Giochi olimpici di Sidney”.
Che cos’è che detesta?
“Che si manchi alla parola data”.
E’ vero che la cosa che le pia ce di più è rifugiarsi nella sua casa di campagna in Auvergne?
“Verissimo. Lavoro molto, sono sempre in viaggio, abbiamo società sparse in diciotto paesi del mondo. Trascorro in Francia al massimo uno o due giorni a settimana e quando posso vado a respirare in Auvergne con la mia famiglia. Mia moglie è belga, ho quattro figli, una ragazza di 24 anni che adesso è a New Delhi, un ragazzo che studia architettura a Parigi, altri due che vanno ancora a scuola”.

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