02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Gli “eno-gioielli” delle isole ... Piccole isole, grandi vini. Parliamo dei produttori che da 2.300 ettari di vigneto (nulla se confrontati al milione di ettari a livello nazionale) ricavano vere e proprie gemme delle vitivinicoltura. Sono personaggi che mantengono tradizioni millenarie e contribuiscono alla conservazione del paesaggio e della morfologia delle piccole isole. I vigneti vengono coltivati su terrazze a strapiombo sul mare, la vendemmia viene effettuata con l’aiuto di piccole funicolari: nelle cosiddette isole minori è tuttavia possibile trovare panorami suggestivi ma anche vini di grande qualità.
Sono quarantadue le “piccole” isole d’Italia: le troviamo nell’arcipelago toscano, in quello campano, e poi nelle Eolie, senza contare Ustica, Pantelleria, Ponza, e le isole a sud-ovest della Sardegna. Accomunare isole distanti anche molti chilometri ira loro abbandonando la tradizionale classificazione enologica che le vede semplici appendici di Doc continentali potrebbe sembrare azzardato.
I caratteri simili sono invece numerosi e risiedono nella ventosità, nei terreni solitamente vulcanici, nella forte presenza del mare, e nell’utilizzo di pratiche antiche come la produzione divini passiti. La coltivazione di altrettanto antichi vitigni di origine greca o medio-orientale (il Moscato a Pantelleria e all’Elba, la Malvasia delle Lipari, l’Ansonica al Giglio, il Greco a Capri, il Biancolella o il Piedirosso a Ischia) uniscono le isole minori dell’Italia. Pantelleria è apprezzata per l’ottimo vino ottenuto dalle uve del vitigno Zibibbo o Moscatellone.
Dalla vinificazione di queste uve si ricavano i vini Moscato e Passito di Pantelleria, protetti da Denominazione di Origine Controllato. Proseguendo non si può dimenticare la Malvasia delle Lipari, vino nobile prodotto nelle isole Eolie e di cui esistono tre tipologie, una da pasto, una da dessert ed una liquorosa.
Sotto il profilo vitivinicolo vanta sempre una posizione di tutto rispetto l’Isola di Ischia, che aveva già buona fama in proposito nel Cinquecento. Gran parte della valorizzazione dei vini d’Ischia spetta indubbiamente alla famiglia D’Ambra.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024