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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

A Cervia si celebra il bere made in Italy ... Martedi prossimo a Cervia i vertici dell’Associazione italiana sommeliers si riuniranno in una due giorni dedicata ai programmi per valorizzare il settore enologico ed agroalimentare italiano in Europa e nel mondo. Il ruolo e le potenzialità dell’alimentare e del vino per l’economia del nostro Paese sono infatti molto significativi e il presidente dell’Ais, Terenzio Medri ritiene importante affrontare il tema della proiezione internazionale.
“In questa maniera il settore può crescere e consolidarsi - ha affermato Medri - perché nell’era del cosiddetto mercato globale nel mondo, l’unico modo per difendere le quote di mercato è di conquistarne di nuove. Per questo motivo la nostra associazione deve assicurare un forte impegno per l’internazionalizzazione dei settori agroalimentare ed enologico italiani. Sarebbe infatti un errore madornale dare per scontato che i nostri prodotti continueranno a vendere sui mercati esteri solo perché il made in Italy piace. Quindi occorrerà continuare a puntare su una efficace comunicazione supportata da prodotti di eccellenza”.
Col vino è avvenuto proprio questo: la qualità ha infatti spinto i vini italiani che nel corso del decennio 1995-2005 hanno avuto un incremento in valore dell’export del 68 per cento. Nel 2005, a fronte di una quota di mercato del 18 per cento, l’Italia, con un fatturato di 3,4 miliardi di dollari si è confermato il secondo esportatore viticolo mondiale dietro alla Francia che però ha raggiunto 6,9 miliardi. I dati sono contenuti nel Rapporto sul settore vitivinicolo 2007 realizzato da Unioncamere.

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