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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Il ministro: attacchi ingiustificati Prodi: la nostra linea non cambia ... Diplomazia. Davanti al diluvio di critiche che piovono dal corteo Coldiretti di Bologna, il ministro De Castro ostenta un understatement britannico. “Ogni manifestazione è espressione di democrazia, ben venga. Ma noi stiamo facendo un lavoro che coinvolge l’intera filiera, tutta interessata e valori come qualità e sicurezza”. In serata il ministro incassa anche la solidarietà di Prodi.
“La linea del Governo non cambia”.
“Le sottolineature della Coldiretti - continua il ministro - sono utili e interessanti, uno stimolo a lavorare di più”. Poi, più nello specifico. “Coldiretti sa bene in cuor suo che non si è mai fatto tanto per la qualità e la sicurezza alimentare come in quest’ultimo anno”. Nessuna autocritica. “Non mi sento di dover cambiare una virgola rispetto a quello che abbiamo fatto in quest’anno di governo”. Poi sbotta. “Inaccettabile l’attacco sul piano personale con motivazioni spesso ingiustificate”.
I trucioli nel vino? “Me li sono trovati votati nel novembre 2005 quando c’era Alemanno. Perché la Coldiretti non scese in piazza allora? Io ho fatto un decreto per vietarne l’utilizzo”. Poi la legge sull’etichettatura. “Una priorità per il mio ministero, su cui stiamo andando avanti”. De Castro si aspetta un passo indietro da parte della Coldiretti. “Nessuno può dare ordini agli altri: si trovino soluzioni condivise”.

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