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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Etilometro, prova choc “Bocciate” le donne ... La squadra di Qn: a parità di alcol, uomini entro i limiti… Dicono che un buon 10% degli incidenti sia causato dall’alcol. Dicono che una persona e mezzo al giorno muore sulle strade per colpa di un bicchierino di troppo. Dicono che il Governo farà qualcosa per frenare questa strage (ma dicono così tutti i Governi). Dicono che gli ubriachi assassini non guideranno più, ma chissà perché continuano sempre a guidare e in alcuni casi uccidere. Dicono che con mezza boccia di vino rischi il ritiro della patente se ti beccano. Dicono che non è vero niente che con mezza boccia di vino rischi la patente e che ci vuole molto di più per sballare. Dicono tutti tante cose.
Noi che ci siamo stancati di sentir “dire”, abbiamo provato a “fare”. L’altra sera una squadra speciale del Qn, composta da otto persone, ha trascorso un’ordinaria tarda serata da week end estivo in giro per locali; a mangiare (poco) e a bere (in alcuni casi molto). Un paio d’ore abbondanti a “tutta birra”, per puoi concludere la serata a casa della Polizia Stradale, nel comando regionale di Bologna, nodo cruciale della circolazione stradale italiana.
Li abbiamo fatto il test dell’etilometro, cioè quella prova che consente di sapere se hai superato quella fatidica soglia di 0,50 grammi di alcol per litro di sangue che comporta il ritiro immediato della patente, una sanzione e 10 punti in meno. I risultati: quattro di noi hanno sballato (la patente sarebbe volata via se gli agenti li avessero sorpresi al volante), quattro erano in regola. Ci fermiamo a tre considerazioni dettate da questa nostra inchiesta-verità.
1) La più importante: ogni etilometro fa storia a sé. O meglio: ognuno di noi ha un suo personalissimo etilometro. Sballare o meno dipende da quanto bevi, ovvio, ma anche da tanti altri fattori che possono essere l’età, il peso, il sesso, magari gli umori, gli amori o chissà cosa. La Polstrada ha in dotazione degli apparecchietti (si chiamano precursori) che consentono con una soffiata un primo check up. Idea: ma se fornissimo a ogni automobilista un marchingegno simile?
2) C’erano tre donne nella squadra del Qn: due di loro hanno “sballato”. E Rosalba Carbutti, aveva bevuto e mangiato le stesse cose di un uomo, Riccardo Jannello. Differenze? Ventitré anni di età, 11 cm di statura e 24 kg di peso. Oltre al sesso, naturalmente. Eppure Rosalba ha sballato di brutto, Riccardo solo di un po’. Ancora: Francesca Manicardi, bevendo due bicchieri di vino durante i pasti, si è avvicinata pericolosamente allo 0,50, mentre Matteo Alvisi, 4 anni, 16 cm e 26 kg più di Francesca, si è bevuto mezzo mondo e per poco non era in regola. E allora: ogni etilometro fa storia a sé, sì, ma le donne rischiano comunque molto di più degli uomini.
3) Alla fine della serata, lo scriviamo anche per tranquillizzare i nostri familiari..., eravamo tutti sufficientemente lucidi. E allora, come scrive a fianco Gabriele Canè, forse bisognerebbe fare un po’ di chiarezza su questi numeri e su questi test.
Non è possibile che l’automobilista che ha 0,51 subisca lo stesso trattamento di chi ha 3, di chi, cioè, è ubriaco fradicio. L’altro giorno, in Inghilterra, una persona ha provocato un incidente stradale mortale: gli hanno dato per direttissima quattro anni di carcere perché hanno scoperto che mentre guidava aveva mandato otto sms in dieci minuti con il telefonino. Si sono arrabbiati tutti nel Regno Unito: pena troppo blanda.
Domandone finale che vi/ci rivolgiamo: ma è più pericoloso un sms o mezzo bicchiere di vino di troppo?
Autore: Massimo Pandolfi

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