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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Bicchieri con sigillo, nei locali arriva il drink sicuro … Alla proposta lanciata dal Qn aderiscono decine di esercenti. Un tappo usa e getta per evitare lo sballo… Un bicchiere-sicurezza per combattere chi ci vuole drogare a tradimento. L’iniziativa, lanciata dal Qn, ha subito trovato ampi consensi in giro per l’Italia. Ieri siamo stati travolti da fax, telefonate, messaggi on line: gente che ci ha detto “bravi che ve ne siete accorti”, altri ancora che hanno aggiunto “sì, bisogna fare qualcosa”.
Il problema c’è, ed è serio. Grazie alla nostra inchiesta, sta prepotentemente venendo alla ribalta il fenomeno, spesso taciuto o comunque sommerso, dei calici o dei boccali lasciati incustoditi, in discoteca e in altri locali notturni. Lì dentro può davvero finire di tutto. Anzi, togliamo il condizionale: finisce di tutto.
Compresa la droga e compreso il micidiale Ghb, una sostanza che toglie coscienza e memoria. La chiamano la droga dello stupro: tante ragazze, anche recentemente, sono state violentate così. Partendo da una polverina gettata con l’inganno in un bicchiere di vodka che vagava allegramente fra un tavolo e il banco del bar e finendo magari in uno squallido scantinato, dove un corpo narcotizzato e senza anima veniva umiliato e calpestato.
Con il bicchiere-sicurezza, questo fenomeno si può combattere... …il “prototipo” della nostra invenzione: Sauro Moretti, un gestore romagnolo di locali notturni, ha colto al volo l’idea e la sta mettendo in pratica. Lo chiamerà sicur tap e … consentirà di chiudere il bicchiere con una specie di tappo usa e getta. L’iniziativa costa poco e rende molto: per i malintenzionati, la vita si farà dura.
Intendiamoci: questo nostro iniziale progetto non è e non vuole essere il verbo assoluto, nel senso che attendiamo volentieri i consigli e le idee di voi lettori, dai “consumatori” ai gestori di locali. Questi ultimi, in realtà, si sono già mossi. Decine di bar e discoteche si sono messe in contatto con il Qn, si sono complimentati e hanno annunciato che studieranno qualcosa del genere.
“Io ho già ricevuto delle adesioni ufficiali - racconta invece Sauro Moretti, che nelle prossime settimane farà decollare il suo sicur tap al Villa Prati di Bertinoro. Anche altri due locali notturni, l’Idroscalo di Milano Marittima e l’Aceto Divino che gestisce una serata settimanale alle Indie di Cervia, mi hanno garantito che adotteranno i bicchieri-sicurezza”. Bertinoro, più Cervia e Milano Marittima: è quindi la Romagna l’apripista di questa operazione “bere sicuro”.
“Fra l’altro - aggiunge Moretti - si sono detti particolarmente interessati all’iniziativa anche diversi amici che lavorano negli stabilimenti balneari. Perché il bicchiere sicurezza può essere utile contro la droga, certo, ma non dimentichiamoci dell’igiene ordinaria: pensate a quei bicchieri che magari ci portiamo sotto l’ombrellone, in riva al mare. Ci può finire di tutto: mi limito a dire la sabbia, per esempio, senza voler per forza pensare male...”.

Il prototipo
Il materiale - Il copribicchiere è in carta pressata, materiale ecologico, e potrà avere diversi colori. Sarà naturalmente usa e getta.
Come funziona - Avrà formati diversi, a seconda dei contenitori. Versata la bevanda, il bicchiere verrà subito chiuso. Diventerà difficile per un eventuale malintenzionato buttarci dentro qualcosa.
Il “tappo” - Una parte del bicchiere sarà rigidamente chiusa, a incastro, l’altra metà si potrà alzare. Nel momento in cui si deciderà di bere, si solleverà la metà mobile agganciata al bicchiere con una linguetta.
I costi - Un locale che in una serata somministra duemila bicchieri, spenderà non più di 100 euro. E questi costi potranno essere ammortizzati con la pubblicità sul tappo.

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