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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Evviva la Romagna, evviva il Sangiovese. Soprattutto se è come questo Tre Rocche, fatto come una volta. Non il vino “del contadino” - che quasi sempre era imbevibile - ma prodotto da un vitivinicoltore evoluto come Giuseppe Nicolucci che assieme al figlio Alessandro conduce la storica Fattoria Casetto dei Mandorli a Predappio Alta, attiva dal 1885. Siamo in uno dei terroir romagnoli dove il Sangiovese dà il meglio di sé. Qui, sin dall’anno Mille, gli statuti comunali testimoniano di una economia locale legata indissolubilmente alla produzione enologica.
E giustamente, nella prossima revisione del disciplinare della Doc Sangiovese di Romagna, si aprirà alle sottozone di eccellenza, tra cui in primis appunto Predappio. Giuseppe Nicolucci da sempre punta sul territorio e sulla tradizione. Il suo cru “Predappio di Predappio” è una riserva che può convincere chiunque che in Romagna si fanno grandi rossi... Ma oggi abbiamo scelto questo Tre Rocche 2006, Sangiovese superiore in purezza con brevissimo passaggio in legno, per lasciare tutta l’impronta del territorio.
Frutta rossa matura al naso, in bocca tannini vigorosi, che declinano sullo speziato e un buon finale. Eclettico, un vino da tutto pasto ma commovente sul pesce azzurro, le zuppe di pesce, il baccalà in umido, il polipo o le seppie in guazzetto… A un prezzo (alla cantina) davvero da emozione: 6 euro.
Tre Rocche, Sangiovese di Romagna Superiore 2006, Fattoria Casetto dei Mandorli
Info: www.vini-nicolucci.it 

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