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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Sedurre con un brindisi in nome di Venere ... Forse non tutti sanno che “vino” prende origine dalla parola sanscrita “vena”, da cui deriva anche il termine Venere, che nella mitologia classica è la Dea dell’Amore. Per questo motivo il vino è lo strumento perfetto per la seduzione, un’esperienza sorprendente e sensuale se condivisa nel giusto modo con la persona che si ama. Se bere è una necessità, degustare è un’arte.
In quest’ottica l’assaggio di un vino può diventare un’esperienza intrigante oppure può trasformare un principiante in un vero esperto di seduzione. D’altra parte il vino ha sempre rappresentato la principale fonte per stimolare l’erotismo. Per Ippocrate il vino era sinonimo di civiltà e buona salute (anche sessuale), riportando un’opinione comune secondo la quale questa bevanda, e non l’acqua, era adatta all’umanità civilizzata.
Greci e romani dedicarono al vino il culto erotico di Dioniso o Bacco, i cui effetti erano potenziati aggiungendo ingredienti afrodisiaci come cannella, mandorle o rosmarino. Ovidio, nei suoi versi, suggeriva di ricorrere al vino come alibi per compiere i primi approcci o prepararsi all’amore. Diversi i toni della saggezza popolare che indicava il risultato di una sregolata assunzione della bevanda: assaggio di un bicchiere, leggero e canterino come un uccello; sorseggio di qualche bicchiere, ardito come un leone; consumo di molti bicchieri cocciuto e tonto come un somaro. Il 14 febbraio si festeggia San Valentino, la festa degli innamorati. Un evento consumistico che però può diventare speciale se si crea la giusta atmosfera.
Ristorante o casa? Ampia facoltà di scelta. L’importante è scegliere menù e, soprattutto, una bottiglia adeguata alla ricorrenza: Brunello, Sangiovese, Bollicine, Sagrantino, Barolo, Barbaresco. Il vino viene versato in due bicchieri di cristallo, il suo colore e il suo aroma riempiono i nostri sensi, mentre gli occhi e il profumo della nostra partner ci riempie l’anima. Il vino scelto con cura e abbinato ai piatti ci trasmette grandi emozioni e consente alla passione di raggiungere i livelli più alti. Vino e amore vanno dunque a braccetto e la simbiosi è biunivoca.
È sempre l’amore a imprimere al vino un significato di fuga, di esclusione dalla realtà, perché spesso nell’amore la realtà è dolorosa, è un abbandono o un tradimento. Ecco allora i poeti elegiaci latini come Tibullo e Properzio che utilizzano il vino come medicina alle pene d’amore. Bere per dimenticare, insomma, ma di questo parleremo magari in un’altra occasione. Buon San Valentino!

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