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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Cormòns, grande festa per i “vini della pace” ... Friuli... Una festa davvero speciale per i vini di Cormòns. E’ quella che inizierà il prossimo week end (12-14 settembre) nella cittadina friulana circondata da dolci colline dove, grazie a una particolare composizione del terreno e alle condizioni di microclima, si producono alcuni tra i vini al top nelle scelte dei sommeliers: sono i bianchi del Collio come il Tocai, il Pinot grigio e la Ribolla gialla solo per citarne alcuni. Una festa dal sapore particolare perché quest’anno la Cantina produttori di Cormòns compie quarant’anni, un evento che si concluderà il 29 dicembre, la data esatta del compleanno. Infatti in quel giorno del 1968 avvenne la costituzione della cantina che oggi conta più di duecento soci produttori e 486 ettari di vigneto specializzato, tutti iscritti all’Albo delle Doc Collio, Isonzo, e Colli orientali.
“In questi quarant’anni - racconta Luigi Soini, lo “storico” direttore della Cantina, conosciuto in tutta Europa per il suo braccio di ferro con la Comunità europea a difesa del Tocai friulano contro la lobby di quello ungherese (tutt’altro vino), ma anche per la geniale intuizione del Vino della Pace - abbiamo raccolto mediamente 50 mila quintali di uva in ogni vendemmia.
Quest’anno avremo un calo del raccolto di circa il 10 per cento, ma la qualità dei vini sarà sicuramente pari a quella delle migliori annate. Ottima. La produzione? Viene assorbita soprattutto dal mercato italiano anche se un buon 20 per cento finisce nel resto del mondo: in particolare Germania, Austria, Stati Uniti, Canada e Spagna. E’ un buon biglietto da visita per la nostra enologia e quella italiana in generale”.
La festa del prossimo week end (‘Festa dell’uva Tocai friulano’) coinvolgerà tutta Cormòns con una serie di spettacoli e chioschi per assaggi dei grandi vini della vendemmia 2007, come sempre sotto la regia del cormonese doc Bruno Pizzul, il notissimo ex telecronista del calcio. Tra gli eventi culturali, la mostra “Tocai e arte” con l’esposizione di tutte le bottiglie del Vino della Pace, una mostra di fotografie “Percorsi in cantina” alla scoperta dei tanti produttori della zona e quella ricchissima di vignette d’autore, da Altan a Crepax, da Nicoletta Costa a Silvia Ziche dal titolo “Vignettando” curata da Alessandro Molinari Pradelli (figlio di Francesco, il grande direttore d’orchesta scomparso nel ‘96) uno degli scrittori più autorevoli di enogastronomia. Pizzul presenterà la lettura di poesie composte da famosi autori delle etichette del Vino della Pace, accompagnata da assaggi di Tokaj ungherese.
“Un segnale di amicizia, tanto sappiamo che un buon vino non si fa con le sentenze” commenta Soini. La musica sarà della Mabo Band, prima della presentazione del concorso internazionale di poesia “Filari in versi” promosso dalla Cantina produttori. Vale la pena rimanere a Cormòns anche sabato e domenica per il primo Festival Folk & Wine e la sfilata dei carri che fa rivivere la “sacralità” della vendemmia a Cormòns. Una festa che coinvolgeva grandi e piccoli, impegnati a pigiare l’uva a piedi scalzi nelle grandi botti.

Un nettare che viene da 550 varietà di vitigni...
La telenovela tra il Tocai (friulano) e il Tokaj (ungherese) continua dopo la decisione della Corte di Giustizia europea che ha detto “sì” al primo, purché sia venduto in Italia e nei Paesi extracomunitari con quella etichetta, ma non nell’Europa
dei 27 (“è come negare al figlio di chiamarsi col nome del genitore” commenta Luigi Soini), e intanto la Cantina produttori di Cormòns presenta in anteprima il Vino della Pace 2007. Una storia nata 25 anni fa quando sono state messe a dimora su un campo di due ettari seimila viti provenienti da tutti i continenti. E la prima vendemmia, fu fatta dagli studenti del collegio internazionale di Trieste: un fatto di alto significato simbolico. Ogni anno si ricava un mosto di 550 varietà di vitigni che sapientemente miscelato dagli enologi diventa il Vino della Pace, e le confezioni da tre bottiglie (un bianco, giallo paglierino dal profumo fruttato e dai sentori speziati) arrivano a tutti i capi di Stato del mondo. Il valore aggiunto di queste bottiglie sono le etichette, diventate oggetto da collezione. Soini ha sempre chiesto di farle disegnare a grandi artisti internazionali come Dietman, Baj, Pomodoro, Sassu, Manzù, Nagasawa, ma anche Dario Fo e Yoko Ono. “Le etichette del Vino della Pace 2007 - anticipa Soini - sono opera di Fernando Botero, Fabrizio Plessi e Yoshin Agata, e
impreziosite dai versi di Tonino Guerra e Gino Paoli. Sono molto belle”.

Informazioni su www.cormons.com

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