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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Cibo-truffa, allarme rosso. Il veleno dietro il prezzo stracciato ... I Nas: frodi alimentari in crescita del 15%... Aumentano i prezzi, cala il potere d’acquisto delle famiglie. I consumi scivolano sui primi prezzi, soprattutto per la spesa quotidiana. E così la tavola ed il piatto degli italiani sono sempre più a rischio frode: cibi contraffatti e prodotti con ingredienti avariati, di bassa qualità o surrogati; alimenti ogm commercializzati illegalmente e derrate che, invece di finire all’alimentazione animale, arrivano direttamente nelle cucine delle massaie. Scatta l’allarme rosso per le sofisticazioni alimentari, tanto che nei soli primi otto mesi del 2008 le infrazioni sono aumentate del 15%, con un totale di sequestri di cibi e bevande per 121 milioni di euro.
A riaccendere i riflettori, dopo il recente caso del formaggio grattugiato avariato, sono i Carabinieri per la tutela della salute (Nas), che hanno siglato un accordo di collaborazione con la Coldiretti proprio per intensificare la lotta contro le frodi a tavola. Sergio Marini, numero uno della Coldiretti, parla di “mina vagante che può uccidere i nostri prodotti di qualità. Fondamentale è innanzitutto rafforzare i controlli alle dogane, perché molti prodotti contraffatti o ogm arrivano da paesi extracomunitari”.

Il comandante dei Nas, Saverio Cotticelli, va sul dettaglio: non solo olio di oliva alla clorofilla, formaggi e insaccati con ingredienti avariati, vino contraffatto, carni e prosciutti taroccati. “Ora il rischio è anche quello di cereali Ogm (provenienti da paesi extracomunitari) o destinati all’alimentazione di bovini e suini e che, invece, finiscono sulle tavole di tutta Italia”. Nei soli primi otto mesi dell'anno 16.804 ispezioni effettuate dai Nas hanno portato al sequestro di alimenti e bevande per 30 mila tonnellate e all’arresto di 48 persone. Che fare allora per non cadere nella trappola dei prodotti taroccati? Ci sono due campanelli d’allarme cui prestare attenzione, afferma Cotticelli: “I prezzi troppo bassi e le etichette poco chiare. Due condizioni dinanzi alle quali diffidare subito mentre, se si hanno sospetti concreti, contattare i Carabinieri che interverranno tempestivamente”. Per il nutrizionista Carlo Cannella il rischio maggiore per la salute è rappresentato dall’utilizzo nei cibi di sostanze avariate o chimiche non autorizzate. “Nell’incertezza il consiglio è di variare il più possibile i cibi e le marche che si acquistano per non consumare per un periodo troppo lungo lo stesso tipo di prodotto”. E poi: “Diffidare di marche sconosciute o troppo low-cost, puntando a marchi di qualità, soprattutto per quanto riguarda l'alimentazione dei bambini”.

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