02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Il futuro degli spumanti ricomincia dall’Irpinia, terra promessa di grandi autoctoni come Aglianico, Fiano e Greco (le tre docg della provincia) che hanno rilanciato l’enologia campana e ridato linfa a un territorio dove fino ai primi anni ’80 le terre venivano vendute “per niente”. Feudi San Gregorio è uno dei pionieri di questa rinascita. Fin dai primi anni Novanta, quando si parlava solo di cabernet e chardonnay, la maison si dedica al recupero e al rilancio dei vitigni storici della cultura vitivinicola locale. E insieme avvia un percorso all’insegna della qualità e della ricerca varietale esteso alle aree limitrofe a quella irpina, quali la Falanghina ed il Lacryma Christi del Vesuvio. Fino alle più recenti iniziative in Lucania (Vigne di mezzo) e Puglia (Ognissole). L’ultima sfida sono le bollicine da autoctoni metodo classico. Non imitazioni di champagne, ma bottiglie “diverse” che raccontano il territorio attraverso tre diverse declinazioni. Nasce così la linea Dubl: Aglianico Rosato, Greco e Falanghina. Costruiti assieme a un ‘santone’ dello champagne come Anselme Selosse, sono bollicine atipiche. La Falanghina millesimo 2005 si presenta con un perlage fine e persistente, al naso spezie e frutta secca, al palato secca e decisa, senza retrogusti “panosi”. Un bicchiere di personalità che si stacca dalle solite bollicine nazionali. In enoteca sui 15 euro.
Info: www.feudi.it

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024