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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Alcol, anche Bologna in campo. “Niente bottiglie dopo le 22” ... Aut aut del sindaco: “chi vuole vendere di giorno chiude alla sera”... Giro di vite contro alcol e degrado sotto le Due Torri. Da lunedì scatta infatti un’ordinanza che impone a 363 esercizi commerciali del centro storico quella che il nuovo sindaco di Bologna, il prodiano Flavio Delbono, definisce una “scelta di vita”. Chi vorrà continuare a vendere alcolici (di qualsiasi gradazione) sarà obbligato a chiudere bottega alle 22. Quanti, invece,vorranno restare aperti senza vincoli di orario, dovranno bandire dagli scaffali vino, birra e qualsiasi tipo di alcolico. Ma, dalle 22, dovranno cessare vendita di qualsiasi bevanda in bottiglia o contenitori di vetro. Una misura, precisa il Comune, già prevista dal Regolamento comunale di Polizia urbana. Il provvedimento, spiega Delbono, “non riguarda bar, ristoranti, osterie e trattorie”, che con regolare licenza possono vendere alcol e bevande in vetro anche dopo le 22. Vengono invece colpite alcune attività commerciali e artigianali che vendono anche alcolici. Quindi gelaterie, kebab, pizzerie da asporto, fruttivendoli e negozi di alimentari. Esercizi spesso gestiti da immigrati asiatici, che restano aperti fino a tarda notte. E che, specie in certe zone del centro, devono buona parte degli incassi al commercio di alcolici.
Il Comune punta l’indice contro “la scarsa attenzione di molti esercenti alle regole”. Specie a quelle sulla vendita per asporto di alcoli- ci oltre le 22. Comportamenti che “rendono problematiche le condizioni di vivibilità di alcune aree del centro”. E causa di “reiterate segnalazione e proteste” da parte dei residenti. Ma la nuova stretta - che ottiene il plauso della potente Ascom, in passato invece critica su alcune misure dell’ex sindaco, Sergio Cofferati - mira anche a prevenire “episodi di pericolosità per la sicurezza urbana, legati all’abuso di sostanze alcoliche e all’utilizzo improprio di bottiglie di vetro”.
L’Area interessata dai divieti - una buona parte del centro cittadino - comprende anche alcuni punti critici, come la zona universitaria, piazza Verdi e dintorni (assurta a simbolo del degrado del capo- luogo emiliano), e buona parte delle strade teatro della movida notturna, compresa via del Pratello, la tradizionale zona delle osterie.
L’ordinanza, che ha carattere sperimentale, resterà in vigore fino al 30 novembre. I commercianti che violeranno il patto siglato con il Comune saranno puniti con multe da 300 a 500 euro. I recidivi potranno essere costretti a un periodo di chiusura del negozio.
L’iniziativa antialcol del sindaco piace anche alla Lega nord, che in Comune siede all’opposizione. “Non è male, mi pare un’ordinanza molto leghista”, commenta a caldo Manes Bernardini, consigliere comunale e segretario cittadino del Carroccio, in prima linea nella battaglia contro il degrado: “Finalmente si inizia ad affrontare il problema con un passo diverso rispetto al passato”.

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