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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Grandi bottiglie a piccoli prezzi ... Parma, Piemonte, Toscana. Dalla città emiliana la famiglia Costa lancia un progetto per unire territori diversi, ma di grande tradizione enologica: le Langhe e la Maremma. In Piemonte è nata la tenuta DueCorti, in Toscana TerrediFiori. Cantine in costruzione: belle, funzionali e, soprattutto, ecologiche grazie a innovative tegole con sistema solare termico integrato e, in Maremma, ad un sistema eolico con micropale. Perché il vino nasce dalla terra «e perché la terra è il futuro, di tutti», spiega Luca Costa, anima del progetto insieme al padre. Consulente d’eccezione Carlo Ferrini per una gamma di vini di territorio (dolcetto, barolo, morellino e un Igt Maremma). Il Dolcetto Duecorti è il primo vino che nasce dal progetto Tenute Costa. Frutto di due ettari di vigna coltivati nel cuore delle Langhe, nella collina di fronte al Castello di Serralunga a Manforte d’Alba, questa giovane bottiglia parla di territorio senza compromessi. Solo acciaio per preservare il frutto fresco e morbido. Nel bicchiere si presenta rosso rubino intenso; naso intenso di frutta rossa, in bocca asciutto, di bei tannini vivaci. Pronto anche per riposare qualche anno in cantina. In enoteca sui 10 euro. Dolcetto D’alba 2008, Duecorti.

Info: www.duecorti.it

Una bella bottiglia del profondo Sud d’Italia, proveniente da quella Calabria che vuole scrollarsi di dosso il rango di regione-cenerentola dell’enologia nazionale.
Merito di alcune cantine che stanno lavorando davvero bene, valorizzando territorio e vitigni autoctoni. Questa è la sfida dei fratelli Antonio e Alberto Statti che dal 2004 gestiscono la plurisecolare tenuta di famiglia a Lamezia Terme, 500 ettari a corpo unico, principalmente uliveto e agrumeto. Negli ultimi anni i vigneti sono stati ‘rivisitati’: espianti e zonazione hanno ridato linfa alla tradizione del vino di Lamezia, già famoso nell’antichità. Tornano così a nuova vita i vitigni autoctoni Gaglioppo, Magliocco, Mantonico bianco, Greco bianco e nero. I vigneti, tra mare e monti, grazie ai venti e alle forti escursioni termiche danno uve sane (qui vige la lotta integrata) e di vini di carattere. E’ il caso di questo Lamezia rosso, di bella e parlante etichetta, che subito la composizione: gaglioppo, greco nero e nerello cappuccio. Vinificato in acciaio, bel naso di frutta rossa matura, è nitido e scattante al palato, ad accompagnare alla grande soppressa e formaggi. In enoteca sui 6 euro. Lamezia rosso 2008, Statti.
Info: www.statti.com

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