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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Bilancio in pareggio: siamo leader nell’esportazione ... Aggiornare il luogo comune: non più strabismo di Venere, ma di Bacco. Lo sguardo infatti si divarica nell’osservare le cifre del mercato del vino che resta il comparto trainante dell’agroalimentare. La performance sui mercati esteri dice che il comparto vino ha fatto un confortante più 8% con oltre 20 milioni di ettolitri esportati che ci danno la leadership mondiale sia in quantità che a valore. Ma lo scenario cambia radicalmente se si considerano i numeri dentro i nostri confini. Il settore è in stallo: con un meno 3%. L’export ha sostanzialmente bilanciato la perdita di affari in Italia. Le cifre assolute espongono “pareggio” del fatturato che resta attorno ai 12 miliardi di euro con occupazione stabile - circa 1, 2 milioni di addetti - ed export in risalita: 4 miliardi di euro in vetta alla classifica della nostra bilancia commerciale agricola a pari merito con l’ortofrutta e nella top ten dei nostri affari oltre confine. Ma a preoccupare è la forte contrazione sul mercato italiano che assorbe ancora il 60% della nostra produzione attestata attorno ai 47 milioni di ettolitri. A risentire di questo calo dei consumi è stata anche I grande distribuzione che da alcuni anni è il primo canale di vendita del vino.

Una ricerca recentissima realizzata da SymphonyIRI Group per conto del Vinitaly racconta che al supermercato il vino ha fatto un meno 0,9% a volume (+0,4% a valore). Per contro crescono le vendite delle bottiglie a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che aumentano del 2,3% a volume (e del 3% a valore). Ancor più significativo l’aumento delle bottiglie a denominazione nella fascia di prezzo da 6 euro in su, che mettono a segno un +11,2% a volume(e +10,8% a valore). E tra questi vini il Chianti ed il Lambrusco si dividono la leadership col Chianti che vende di più a valore (più di 54 milioni di euro) ed il Lambrusco che vende di più a volume (più di 14 milioni di litri). Seguono il Nero d’Avola ed il Montepulciano d’Abruzzo. Interessanti novità si affacciano nella classifica dei vini emergenti: al primo posto il Pignoletto con +24,8%, seguito dal “multi regionale” Syrah (+18,7%) e dal siciliano Inzolia (+16%). Al successo aspirano anche Alianico, Vernaccia Cirò e Valpolicella.

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