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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Picnic nella tenuta di Sting. Sipario su DiVino Tuscany ... Firenze: successo per il “salotto del calice”... Cena da sogno a Palazzo Corsini, inviti e atmosfere di raffinata familiarità nei palazzi più blasonati dell’aristocrazia del vino. Degustazioni di rossi stellari, in ambienti splendidi come il Palazzo della Gherardesca che adesso ospita il Four Seasons Hotel, con qualche acquisto a colpi di diversi zeri da parte dei collezionisti più “golosi” di grandi bottiglie toscane. Quattro giorni di festa a cinque stelle, Firenze che si ritaglia un ruolo da capitale con la prima edizione di DiVino Tuscany, salotto esclusivo del calice di Toscana, sul quale oggi cala il sipario con un ultimo colpo d’ala. Un evento eccezionale: Sting e Trudie che aprono i cancelli della tenuta Il Palagio a Figline Valdarno per un gioioso picnic campagnolo a base di porchetta, ovviamente vino rosso, e musica cubana. “Ci piace molto - dicono Sting e Trudie - ricevere ospiti qui, stare insieme, bere ottimi vini. Abbiamo deciso di prendere parte perché la Toscana per noi è sempre una festa, e amiamo condividere i frutti della nostra azienda, ed essere parte della vita toscana. Qualunque cosa è bella da vedere in Toscana: la natura, l’architettura, l’arte e la gente”. “Sono molto felice”. Tre parole secche, e la voce che canta: Barrett Wissman è l’organizzatore di DiVino Tuscany, con Img e il guru James Suckling. “L’evento - continua - ha sprigionato energia positiva. E c’è grande potenziale. Voglio rifarlo: durerà di più, ci saranno molte più cose, penso a una importante parte culturale”. Detto da lui, patron del Tuscan Sun Festival di Cortona, è più che un auspicio. Ma c’è grande soddisfazione anche tra i “soci fondatori” di DiVino Tuscany. Per tutti il principe Duccio Corsini: “Tutto - dice - è stato fatto molto bene, grande qualità, dall’organizzazione alle location. È un mondo nuovo quello che si è aperto per i nostri vini, grandi stimoli per un bel pubblico. L’obiettivo è raggiunto”. Poi il principe mette l’accento su un paio di considerazioni. Una positiva: “Abbiamo capito che non è più il tempo del discount, e ci hanno fatto fare squadra”. L’altra, un po’ meno: “In Piazza Pitti c’era un altro evento. Con gli stand in plastica, che tagliavano la vista del palazzo. E la gente sdraiata sul piazzale con il bicchiere in mano”. Qualcosa non torna.

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