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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

E a capodanno si beve cruasè ... Se c’è un momento in cui i produttori di spumanti, indistintamente, sono felici del loro peggior cruccio, questo e proprio il periodo delle festività. La mancata destagionalizzazione dei consumi infatti, che vede la maggioranza delle vendite di spumante concentrata nelle festività di fine anno, in dicembre non solo è tollerata, ma attesa con impazienza. Pur considerando che, grazie ad enormi sforzi comunicativi compiuti da tante aziende, sta finalmente passando il messaggio che lo spumante è innanzitutto un vino, per il consumatore questo prodotto rimane legato alla festa, alle occasioni speciali, alle ricorrenze e, vivaddio, ... alla seduzione. Noi non tenteremo di cambiare questo trend, perlomeno non in questi giorni quindi alziamo il calice alle bollicine tricolore, consapevoli che scorreranno a fiumi in questo ultimo scorcio di anno, anche, e giustamente, ad esorcizzare un clima che l’economia, con il suoi spread, btp, bond, bund e... default, ha reso cupo, monotono e deprimente. Venendo a discorsi decisamente più piacevoli, vale la pena ribadire a tutti coloro che si apprestano ad organizzare pranzi e cene che diversi spumanti nazionali trovano ideale impiego, oltre che per ‘il botto nell’accompagnare l’intero pasto, a maggior ragione se si tratta di un menu speciale, come quello di Capodanno.
Il Cruasé, ad esempio, metodo classico Docg, rosato, che nasce in Oltrepò Pavese a partire dal vitigno Pinot Nero, è straordinariamente capace di assommare la freschezza ad una certa “spalla” ed un piacevole sapore fruttato. Accattivante già alla vista per il lascivo colore rosa, ben si sposa ad antipasti sfiziosi (a base di salumi ma anche salmone o altri pesci, verdure in pastella, ..), primi piatti e pure ai secondi della tradizione (la capacità sgrassante di questo vino lo accosta perfettamente a cotechino, zampone e similari). In ogni caso occorre ricordare che nell’abbinamento, sovrano indiscusso deve essere il gusto personale. Forse una regola però va preservata come invalicabile; ovvero dolce con dolce per cui affiancare uno spumante secco al panettone è, oltre che denuncia di scarsa competenza enogastronomica, una vera occasione persa, se consideriamo le tante deliziose bollicine dolci a disposizione nel territorio nazionale. Un nome? Moscato Spumante dell’Oltrepò Pavese, e vi riconciliate col mondo...

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