La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Pedalata sul risciò per il primo rosso che non inquina ... Il vino toscano va... a pedali. Si pedala su un risciò per far andare il generatore di corrente nello stand dell’azienda Salcheto di Montepulciano, da tempo impegnata nella politica del totale “carbon free”: niente luce elettrica nello spazio a Vinitaly, l’alternativa al risciò dove si sono impegnati come matti importatori e semplici visitatori è una mini-stazione fotovoltaica piantata sul terrazzo dell’hotel.
Ma ci sono altri pedali: la bici di Ginettaccio Bartali davanti allo stand di suoi discendenti, con una-bella bottiglia al posto della borraccia. E Ciacci Piccolomini d’Aragona, azienda montalcinese dell’ex ciclista “pro” di buon livello Paolo Bianchini, ha dedicato ottanta magnum di Brunello 2007 agli ottant’anni del “mago delle bici” Ernesto Coinago. Tempo di compleanni anche al Castellare di Castellina in Chianti: nasce il Vino dei Trent’anni, blend dei tre vini I Sodi, Merli e Coniale, prodotto in 3.000 bordolesi, 300 magnum, 30 doppie magnum, insomma trenta e i suoi multipli, di buon auspicio. Numeri da primato per le esportazioni divino che si riflettono sull’occupazione, soprattutto femminile e under 35. Lo afferma la Cia (Confederazione italiana agricoltori) ricordando che nel 20 1 rossi e bianchi made in Italy hanno registrato un aumento del 12%, arrivando a quota 4,4 miliardi di euro per 24 milioni di ettolitri consumati oltre frontiera. Vino, naturalmente, fa rima con cibo: ieri è stata presentata la guida “Pesce e vino rosso” che uscirà gratis con La Nazione intorno a Pasqua. E oggi l’assessore regionale all’agricoltura lancia con l’enogastronomo Luigi Cremona il premio “Chef emergente del Centro Italia”. Se ne riparla a settembre, a Ruralia.