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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Agricoltura, stangata da 1,5 miliardi Rivolta verde: “Pagamenti da rinviare” ... Per ora di certo ci sono solo le norme del ‘Salva-Italia’ con la stangata Imu sulle imprese agricole e le rassicurazioni del ministro Catania che ammette che “servono correttivi, questa manovra pesa troppo sull’agricoltura: non può sopportare una accentuazione sensibile del prelievo fiscale”. Tutto il resto sono le proteste del mondo agricolo, il lavoro delle lobby in Parlamento, il tavolo tecnico interministeriale, la pressione delle Regioni, la partita aperta con l’Anci per compensare le eventuali minori entrate per i Comuni. E la richiesta di Coldiretti, Cia, Confagri e Copagri che, in una nota congiunta, chiedono al governo il rinvio dei termini del pagamento. In principio c’era solo l’Ici sui terreni. Adesso l’Ici si è trasformata in Imu con una forte rivalutazione della base imponibile e, non bastasse, si va ad abbattere anche su tutti i fabbricati rurali come le stalle, i capannoni, i ricoveri per animali, macchine ed attrezzi che in passato fiscalmente erano compresi nel valore del terreno. Una stangata - calcoli del mondo agricolo - che moltiplica il peso fiscale sulle imprese fino al 300% con un salasso tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro. “Insostenibile ammazza-aziende”, dicono Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri (cioè le professionali agricole) e Maurizio Gardini a nome delle centrali cooperative agroalimentari Fedagri, Legacoop e Agci-Agrital. Finora la partita si è giocata con molto fair play e nessuno ha evocato scenari di lotta e trattori nelle strade, però sotto la cenere covano le braci di un malcontento “verde” che potrebbe esplodere. Anche perché la stangata si abbatte su un comparto alle prese con l’aumento dell’Iva, il maggior carico dei contributi previdenziali e l’esplosione delle accise sui carburanti mentre i prezzi in campagna sono rimasti fermi. E alle porte c’è una riforma Pac (Politica agricola comunitaria) che rischia di far perdere all’Italia oltre i miliardo di euro di contributi. Quindi, sbotta Mario Guidi, presidente di Confagricoltura, “non possiamo chiudere le aziende per una manovra che va oltre il sopportabile”.
Non c’è accordo neppure sul gettito atteso dalla manovra, cioè sull’entità della “spremuta fiscale”. Il ministero delle Finanze ha calcolato un extragettito di 224 milioni per l’Imu agricola. Cifra vivacemente contestata dalle Professionali agricole. Restano fuori dal calcolo “965 mila abitazioni rurali e più dii milione di fabbricati che sono iscritti al catasto terreni senza attribuzione di autonoma rendita”. Il ministro Catania ammette che non tutto il patrimonio dei fabbricati rurali è accatastato, quindi: “Vediamo prima i numeri esatti, poi tiriamo le somme”. Intanto nel decreto fiscale in discussione al Senato è stato approvato un emendamento del Governo che alleggerisce la stretta dell’Imu nei territori montani e riduce l’entità dell’acconto.

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