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La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Brunello, se il vino è da Oscar. Vendemmia per Richard Gere ... Montalcino, etichetta del divo americano sulle bottiglie San Filippo ... Che amasse l’Italia era noto. Ma che fosse innamorato della Toscana lo sapevano in pochi, fino a ieri. E invece Richard Gere, sessantenne gagliardo che ancora non ha ceduto lo scettro di sex symbol nonostante la spiritualità e il matrimonio felice, ha scelto proprio una eccellenza della nostra regione per il suo relais chateau Bedford Post, nello stato di New York. Sulle tavole dell’esclusivo resort immerso nel verde, tra arredi rilassanti e immense finestre, caminetti, cantina sceltissima, salotti soft, sale per lezioni di yoga e lunghe tavole vestite di lino firmato italianissimamente Frette, l’attore che ha giganteggiato in American Gigolò, Ufficiale e Gentiluomo e Pretty Woman, ha deciso di servire a ospiti e amici il Brunello di Montalcino di San Filippo, tenuta di cui è proprietario Roberto Giannelli. L’imprenditore vinicolo ha siglato col divo di Hollywood una private label che farà invidia a molti. E farà parlare i magazine di tutto il mondo, specie quelli specializzati nel vino, per un’etichetta che unisce idealmente le terre magiche della Westchester County e le esclusive colline senesi. Il grande attore ha così scelto Le Lucère 2007, raffinato cru della splendida tenuta a pochi chilometri da Montalcino, 22 ettari di bellezza e di quiete assoluta, di cui 11 a vigneto nell’antico borgo di San Filippo famoso per i vini longevi ed eleganti. “Sono contento della scelta di Mr Gere - racconta Roberto Giannelli, che proprio con Le Lucère 2007 ha ottenuto 92/100 dal “guru” Robert Parker - soprattutto perché questa operazione valorizza il marchio Brunello di Montalcino nel suo complesso e più in generale tutto il territorio montalcinese, zona produttiva vocata all’eccellenza. La sua scelta è sicuramente la conferma di come in questo momento l’immagine e la diffusione del Brunello negli Stati Uniti siano molto elevati”. A disegnare l’etichetta speciale del “San Filippo” è stata Cecilia Zerauschek: un francobollo a tema campestre, col logo della residenza dell’attore che rappresenta un contadino tra fasci di grano, il bollo e il tappo foderato di rosso rubino. Con le sue radici seicentesche il borgo intatto di San Filippo è stato restaurato da Roberto Giannelli che ha realizzato un resort che abbina classe a semplicità. Modernissima- la cantina che si estende su 1000 metri quadri.

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