Chianti Classico Nasce il “cru” ... Si scrive “vino prodotto integralmente in azienda”. Si legge, in pratica, cru: una grossa novità, introdotta ieri dall’assemblea del Consorzio Chianti Classico. Che punta diritto sulla qualità: il “nuovo” Chianti Classico al top della gamma potrà andare in commercio solo 30 mesi dopo la vendemmia, tre dei quali in bottiglia. Novità anche per la Riserva (30% della quantità e 40 del valore): il produttore dovrà dichiarare la destinazione delle uve al momento della richiesta di idoneità, il modo migliore per assicurare il reale livello di qualità dell’uva. Infine, l’abito. Il Gallo Nero, antica immagine, diventa un simbolo più visibile, inequivocabile. Sarà ridisegnato, uscirà dalla fascetta statale, troverà posto sul collo della bottiglia. infine, lo sfuso: dovrà essere certificato prima di essere venduto, niente più tarocchi. “Il Chianti Classico è ora più forte di fronte alla concorrenza internazionale”, dichiara il presidente del Consorzio Marco Pallanti, che lascia con questa “rivoluzione”. Il 4 giugno l’elezione del nuovo consiglio.
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