La Nazione / Il Giorno / Il Resto Del Carlino

Brunello, corsa a tre per il dopo Rivella Consorzio alla svolta ... Fine di un’epoca nel mondo del Brunello. Esce di scena Ezio Rivella, con i Biondi Santi una delle figure di maggior rilievo nella storia recente del rosso toscano più amato negli States. Il mercato sul quale proprio lui l’aveva promosso e spinto con forza. Il “cavaliere”, ex presidente di Unione Italiana Vini e per anni ad di Castello Banfi, lascia in anticipo la presidenza del Consorzio da 10 milioni di bottiglie, in continua crescita di vendite non fosse per il naturale “tetto” di prodotto, preso in mano dopo la delicata e difficile vicenda delle inchieste giudiziarie. Il mandato sarebbe scaduto tra un anno, ma Rivella ha detto stop, “per motivi rigorosamente personali”. In soldoni: torno a occuparmi dell’azienda di famiglia, in Piemonte. Ma non solo: quattro parole per tacitare strane voci di “guerre” che si sarebbero levate in questi giorni dai campi. Del resto, dice Rivella in un breve comunicato, “lascio un Consorzio forte”, salvo aggiungere: “Giudico la mia esperienza estremamente positiva ma ritengo che le importanti sfide sul mercato mondiale richiedano una nuova guida capace di garantire una maggiore presenza operativa sia a Montalcino sia nel contesto internazionale”.
Lunedì la prima risposta, con l’elezione del nuovo presidente. Ma sarà la svolta invocata da Rivella? Difficile, più facile credere alla scelta di un traghettatore, con un programma già impostato: promozioni sui nuovi mercati (Cina, Brasile, India, Russia, l’Oriente) per quasi 2 milioni di euro, da gestire solo Benvenuto Brunello e Vinitaly. Insomma, l’ordinario. I nomi che circolano in questa fase: Giancarlo Pacenti, Alessandro Bindocci, Bernardo Losappio. Le “corazzate” stanno a guardare. Per ora.