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Trento Doc, le vette del vino e i golosi menù dei rifugi ... Suggestioni enogastronomiche nel distretto culturale TrentoRovereto. Del resto queste sono le campagne dove ci sono i giacimenti di Chardonnay, base per uno dei vini spumanti migliori del mondo, il Trento Doc, ma sono anche le vigne del Marzemino della Vallagarina, il vino cantato da Da Ponte nel libretto per il Don Giovanni di Mozart. Peraltro la TrentoRovereto card dà l’opportunità di degustare gratuitamente un clice d Trento Doc, uno spumante dalla storia inebriante. Fu Giulio Ferrari, allievo di San Michele all’Adige, a intuire le potenzialità dello Chardonnay trentino per farne un rivale dello Champagne.
Da allora le bollicine trentine sono diventate un must e si sono evolute fino a divenire un prestigiosissimo marchio collettivo, il Trento Doc, che riunisce 38 cantine produttrici. Per i viaggiatori della cultura il Trento Doc è una sorta di benvenuto sensoriale che si può degustare in una delle 38 cantine del marchio che accoglieranno i visitatori della TrentoRovereto Card con un calice omaggio oppure alla casa di questo straordinario spumante a Palazzo Roccabruna (vale la visita solo il manufatto) in via Santa Trinità 24 a Trento. Il Trento Doc si abbina perfettamente con la cucina trentina: con quella che esalta i pesci di acqua dolce, con i formaggi che riflettono i profumi di alpeggio, con i canederli o i salumi. Proprio per dare maggiore spessore alla proposta gastronomica quest’anno ci sono i menù dei rifugi. L’apertura va tradizionalmente dal 20 di giugno al 20 settembre, ma è previsto un allungamento fino ai primi di ottobre, con il progetto “I Rifugi del Gusto”: una cinquantina di locali proporranno menù a tema, oltre al Piatto dei Rifugi del Gusto creato dallo chef Renato Dalsasso, per esaltare i sapori della tradizione tenendo conto però dei valori e degli equilibri nutrizionali.