La Nazione

Dal vino alla moda: un microchip ci difenderà dai falsari ... l'idea di una «operazione griffes sicure» parte dai più grandi produttori di vini al mondo — dopo il caso del falso «Sassicaia» — che da mesi aspettano che un microcip e il relativo lettore alfanumerico mettano definitivamente in crisi i falsari. Per questo alcuni di loro (tra i primi gli Antinori) chiesero aiuto alla «Modulgraf», produttrice di etichette per case come «Isole e Olena», i «Brunelli» di Montalcino e, ovviamente, gli «Antinori». E lo staff tecnico — guidato da Daniele Barontini, insieme ai periti della «Esa elettronica» di Moriano Rossi — il sistema l'hanno messo a punto dopo otto mesi di studio (dal 20 giugno è regolarmente «brevettato») — e il prototipo è pronto al lancio commerciale. Ma cos'è e come funziona l'«Ecocoder»? «E' composto da un microcircuito precodificato e da un lettore — spiega Barontini — il microcircuito (come quelli che sono applicati sulle sim-card telefoniche) può essere inserito direttamente su cartellini ed etichette di qualsiasi materiale. Ed è anche autodistruttibile nel caso si tentasse di asportarlo o di decodificarlo». «Il rilevatore — aggiunge il titolare dell'azienda — è personalizzato nella codifica e nel software secondo le esigenze del cliente». Un sistema innovativo — forte delle microprotezioni interne — concepito per le più prestigiose etichette di vino (nelle prossime settimane le prime dimostrazioni direttamente nelle sedi delle «maison»), ma che può trovare largo impiego in tutti i settori, dove si richiede la certezza di riconoscere l'autenticità del prodotto. «Le aziende, applicando il microcip sull'etichetta e dotando gli ispettori del rilevatore — conclude Barontini — potranno stare tranquilli. Credo che questa novità riscuoterà interesse anche più ampio nel mondo della moda, sempre di più preso di mira dai falsari» ...