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La Nazione

«Enoteca da rinnovare ma la sua casa è Siena» ... «Mi sembra un'idea estemporanea, un auspicio manifestato dal presidente dell'Enoteca del Piemonte. Possiamo iscrivere l'idea nell'albo delle battute, perché non mi risulta che l'Enoteca Italiana annoveri tra i suoi soci il presidente Garrone».
Il presidente della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini non ha nessuna intenzione di considerare già avvenuto il trasloco dell'Ente vini-Enoteca Italiana di Siena a Torino. Tantomento la nascita di un'altra istituzione analoga che si occupi di promuovere il vino italiano nei mercati internazionali. Compito assolto dall'Enoteca italica dal 1933.
«Sia chiaro - precisa Ceccherini - io non voglio difendere la senesità dell'Enoteca. Tutt'altro. Voglio dare un impulso al suo dinamismo, accrescere la sua vocazione nazionale e internazionale. Ma sgombrando prima il campo da iniziative di questo tipo».
Torino rivendica una vetrina europea, sembra sia appoggiata dal governo...
«L'Enoteca Italiana è nata grazie alla spinta degli enti locali, di Comune e Provincia di Siena con la Regione. Il Ministero delle politiche agricole ha poteri di nomina nel consiglio, ma non è nella compagine societaria. Non credo che il governo abbia intenzione di penalizzare Siena con questo scippo, non voglio assolutamente pensarlo».
Ritiene che ci sia un problema di risorse finanziarie?
«Per quasi settant'anni le risorse dell'Enoteca sono state garantite dagli enti senesi. Monte del Paschi, Comune, Provincia, Fondazione tramite il comitato provinciale per lo sviluppo economico, hanno assicurato solidità finanziaria. Riguardo alla promozione, tutti i vini italiani hano avuto uguale dignità. Per questo non ritengo sia in discussione la sede senese dell'Enoteca».
A Torino hanno parlato della necessità di più dinamismo...
«Il prossimo anno si ridiscuterà lo statuto, sarà l'occasione per tirare fuori strategie ancor più efficaci. Si può allargare anche la base societaria. La Regione Toscana potrebbe recitare un ruolo di capofila, di calamita per attrarre le altre Regioni e coinvolgerle nell'Enoteca italiana. Così come il governo che dovrebbe rafforzare il suo impegno per l'enoteca. Da parte nostra - conclude Ceccherini - rafforzeremo i nostri impegni. Puntiamo a potenziare la struttura di direzione per dare più corpo alle strategie e proseguire nella linea vincente adottata in questi anni da Giulio Di Somma».

Enoteca Italiana: Margherita in campo

Contro il declassamento dell'Enoteca Italiana scende in campo la Margherita. Il gruppo ha presentato una mozione in consiglio regionale. Si chiede la mobilitazione di istituzioni e categorie.

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