La Nazione

Enoteca di Siena - Barbini: «No allo scippo» ... Esiste forse un tentativo di «scippare» l'Enoteca Italiana di Siena, ma il rapporto tra questa prestigiosa istituzione e la Toscana è «troppo forte» perchè ciò possa avvenire. «Le istituzioni toscane, in ogni caso, si impegneranno al massimo perchè questo legame si rafforzi». È questo, in sintesi, quanto ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Toscana, Tito Barbini, in relazione alla possibilità, rivelata da «La Nazione» nei giorni scorsi, di un possibile trasferimento da Siena a Torino della sede dell'Enoteca Italiana. «Il fatto che sul territorio nazionale nascano nuove occasioni di valorizzazione e promozione dei vini italiani non significa mettere in ombra o addirittura sentenziare la morte di strutture esistenti che, come l'Enoteca Italiana di Siena, operano ormai da anni con brillanti risultati - ha spiegato Barbini -. L'idea di un trasferimento a Torino non trova nessun fondamento, nè giustificazione. Si intuisce solo il tentativo di scippare una istituzione prestigiosa ad una terra altrettanto prestigiosa per produzione vinicola». L'assessore regionale Barbini ha sottolineato poi quanto sia importante che l'Enoteca italiana sia ospitata in una città come Siena, «che in un certo senso rappresenta il cuore della nostra enologia, per prestigio e ricchezza delle produzioni», e per di più in una sede straordinaria come la Fortezza Medicea: «Il legame tra Enoteca, Siena e la Toscana va letto proprio per la sua localizzazione, in quanto tutti i programmi di attività hanno riguardato da sempre il complesso dell'enologia italiana. È comunque altrettanto vero che l'Enoteca trova nella Regione e nelle istituzioni locali i rappresentanti della compagine societaria nonchè un adeguato supporto finanziario».