La Nazione

Vino. E magari olio. L'occasione è "Natale in cantina" ... Vino. E magari olio. E magari formaggi, salumi, prelibatezze dell'orto. Possibilmente biologiche. Ecco un'idea per un bel regalo di Natale, che faccia piacere all'occhio e al palato. Neppure nuova, magari: è nuova invece l'occasione, «Natale in cantina». Il bis invernale di Cantine aperte, quello di maggio, si celebra oggi grazie a un'ideaccia del Movimento turismo del vino. Una giornata, appunto oggi dalle dieci e mezzo fino al pomeriggio, buona per navigare tra nuovi bianchi e grandi rossi - o viceversa, perché si dà anche questo caso - di Toscana, antiche fattorie con tanto di blasone e nuove etichette di quelle che spuntano a sorpresa ai vertici delle graduatorie stilate nelle guide. Navigare, a vista o guidati per vigne e tini da enologi e produttori, degustare, acquistare: e così si fa anche beneficenza, perché nelle sessanta cantine - ma non solo, a Natale in Cantina aderiscono anche enoteche, ristoranti, agenzie di viaggi: per saperne di più si chiama lo 0571/910078 - l'editore fiorentino Aida distribuisce le sue pubblicazioni, dalla recente guida Viaggi in Toscana alla rivista Gola gioconda, e il 50 per cento del ricavato sarà devoluto a Emergency. Le più famose ci sono tutte: da Banfi a Castelgiocondo al Casato Prime Donne - la fattoria tutta «in rosa», dalla manager alla cantiniera - per Montalcino, da Badia a Coltibuono a Volpaia per il Chianti Classico che è la zona geografica più rappresentata, da Bacchereto a Capezzana per Carmignano & dintorni, dalal Vigna del Greppo di Montecarlo al Castello Il Corno di San casciano Val di Pesa; da colognole a Lanciola, per rammentare i colli intorno a Firenze, e poi Montespertoli e i colli senesi, i Contucci di Montepulciano e la Fattoria del Colle di Trequanda, Massa Marittima e la Strada del vino Costa degli Etruschi. Si beve, si mangia, si pensa ai regali e anche ai bambini dell'Afganistan. E si gira la Toscana. Volete qualcosa di più?