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La Nazione

«E' singolare che l'obiettivo di realizzare l'Enoteca d'Italia sia vissuto dalla Toscana come un problema e non come un'opportunità di rilancio». Così il presidente dell'Enoteca regionale del Piemonte, Pier Domenico Garrone ... commenta la levata di scudi da parte di politici e amministratori toscani in difesa dell'Enoteca Italiana di Siena, in seguito alle dichiarazioni sue e del sottosegretario alle Politiche agricole, Teresio Delfino, sulla nascita di una nuova struttura promozionale per il sistema vitivinicolo italiano.
Insomma, presidente Garrone, cosa sta accadendo?
«L'Enoteca Italiana di Siena non è stata minacciata da nessuno. L'Italia del vino ha solo bisogno di una nuova rete tra le regioni del vino, coordinate in una realtà nazionale che è il progetto di Enoteca d'Italia che noi abbiamo proposto. Cosa ben diversa da ciò che già esiste. Non vogliamo che una discussione di campanile, che l'Enoteca del Piemonte non ha creato, ci faccia sfuggire anche l'opportunità di creare in Italia una enoteca d'Europa».
Quindi lo scippo dell'Ente Vini da parte dei piemontesi è solo una deduzione? «Certamente, anzi ci ha sorpreso. Una reazione non istituzionale, che probabilmente nasconde difficoltà di natura politico locale che non conosco».
Ma qual è il vostro progetto per una Enoteca d'Italia?
«Coordinare le forze e le esigenze. Contribuire, unitamente alle altre enoteche regionali, a innovare l'attuale sistema di promozione e valorizzazione del vino italiano, creando una vera e propria 'nazionale' del vino».
Che ruolo avrà l'Ente Vini senese nel progetto?
«Come tutte le strutture dipendenti dalla propria regione troverà integrazione con le altre».
Ma è una struttura finanziata anche dal Mipaf per la promozione del vino italiano nel mondo?
«E' vero, ma ricevere i fondi del Mipaf non significa utilizzarli senza il contributo progettuale di altre realtà. L'Ente Vini ha sempre deciso in autonomia».
Presidente, non sarà invece che all'attuale governo non piace la gestione dell'Enoteca Italiana?
«L'unico partito a cui fa riferimento l'Italia del vino è il quello della vite».
Allora vediamo il vostro progetto: Salone del vino a Torino, un film miliardario sul Barolo realizzato dalla Eagle Pictures. C'è molto Piemonte…
«C'è molta Italia! Noi siamo partiti coinvolgendo chiunque voglia puntare ad una struttura nazionale che funzioni. Al Salone del vino era partner anche l'Enoteca Italiana».

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