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La Nazione

Tutto venduto il Brunello '97, la migliore annata del secolo ... Il mitico Brunello di Montalcino, inventato da Ferruccio Biondi Santi, vola alto sui mercati internazionali senza prendere nemmeno in considerazione il via libera della Ue al vino ogm. L'annata 1997, ritenuta la migliore del Novecento e, da ieri in commercio, è già stata quasi completamente venduta, mentre quella del 2001 assaggiata da oltre cento esperti di tutto il mondo ha raggiunto le quattro stelle. «Ci presenteremo al Vinitaly con un '97 già tutto venduto, dice con orgoglio il presidente del Consorzio Filippo Fanti, è questa è la riprova che il nostro vino non teme confronti e non teme le ultime decisioni comunitarie. Non siamo contrari alla ricerca, ma certo occorre prudenza. Staremo a vedere». Il successo sempre crescente di questo vino ha fatto crescere il valore fondiario dei terreni: oggi un ettaro di vigneto può costare fino a 600 milioni e chi ha un patrimonio di questa fatta, ovviamente, se lo tiene stretto. «Ormai si vedono vigneti perfino sull'Orcia - lamenta Remo Giannelli, apprezzato produttore in località Canneta - in pratica non si trova più neppure una piccolissima fascia di terra». Prezzi alti anche al dettaglio: un bicchiere di Brunello riserva speciale può costare anche 25.000 lire. E' di questi giorni la notizia dell'acquisizione da parte di Ambrogio e Giovanni Folonari della Tenuta «La Fuga», in località Camigliano a sud-ovest di Montalcino: 6,5 ettari a Brunello e 4 a rosso di Montalcino doc e S.Antimo doc. Investimento previsto, quindici miliardi. Intanto lo storico marchio Biondi Santi è entrato in «Altagamma», l'associazione che riunisce i più bei nomi del Made in Italy (Gucci, Versace, Valentino e Ferrari tanto per fare qualche nome). Infine da segnalare l'iniziativa di Stefano Cinelli Colombini. La Fattoria dei Barbi ha aderito al progetto che l'enologo Claudio Gori coordina da Empoli con la facoltà di agraria dell'Università di Pisa e sei aziende toscane (oltre alla Fattoria dei Barbi, Montanino, Massanera, Castello di Tavolese, Fattoria di Faltognano e famiglia Cecchi). Il progetto si chiama Mpf (macerazione prefermentativa a freddo). E' applicato alle uve sangiovese per ottenere con l'utilizzo di ghiaccio secco, gli stessi livelli di profumo, morbidezza e durata del colore che oggi i produttori ottengono comunemente mediante gli uvaggi con cabernet e merlot. Euforia anche a Montepulciano per il Nobile. Qualche cifra: all'anno si producono 5 milioni di bottiglie di Nobile e 2 di rosso, i soci imbottigliatori sono 52; il vino Nobile per il 60 per cento viene venduto molto bene all'estero (Germania, Svizzera. Austria e da quest'anno in Usa). Intanto tre cloni di prugnolo gentile sono stati riconosciuti storici dal ministero delle politiche agricole. Entro due anni dovrebbero essere disponibili sul mercato le prime «barbatelle» prodotte da questi cloni. «Il riconoscimento delle tre varietà di prugnolo, dice il presidente del Consorzio, Alamanno Contucci, rafforza l'identità di Montepulciano come luogo di nascita di vini di qualità provenienti da vitigni autoctoni.

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