La Nazione

Ecco il segreto dell'Ornellaia, il miglior rosso del mondo. Una "verticale" nella Tenuta di Bolgheri ... «Il segreto del miglior vino del mondo? Abbiamo soltanto assecondato al meglio le potenzialità del territorio e poi abbiamo avuto un po' di fortuna». Lodovico Antinori, presentando alla stampa specializzata l'Ornellaia 1998, messo al primo posto nella classifica mondiale 2001 dalla prestigiosa rivista americana Wine Spectator, evita toni celebrativi, ma nello stesso tempo espone la sua filosofia di viticoltore: «i vini migliori non sono quelli figli del laboratorio, elaborati in cantina, ma i vini che rispettano le loro caratteristiche naturali esaltando naturalmente le virtù». E insieme ad un gruppo di esperti riuniti nella tenuta Ornellaia - 210 ettari di paradiso nel cuore di Bolgheri - traccia attraverso una degustazione verticale, dal 1990 al 1999, la storia di un vino che è diventato un vero mito. Una cantina rivoluzionaria realizzata 15 anni fa con un prato sul tetto per ridurre l'impatto ambientale e favorire l'isolamento, cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc per esaltare un territoire capace di competere con il Bordeaux per qualità e finezza ... «Le analisi possono essere utili come verifica - commenta l'enologo francese Thomas Duroux - ma il migliore laboratorio ce l'abbiamo in bocca ed è il nostro gusto. L'assaggio dell'uva e del vino è senz'altro la nostra guida principale». Anche perchè Antinori preferisce produrre il vino più per i bevitori che per i «numismatici» (i collezionisti, ndr). E prova ne è il favoloso Ornellaia 1995: delle 225.000 bottiglie ne sono rimaste solo 100 nella cantina storica della tenuta. Ma non c'è solo il Bolgheri superiore (l'Ornellaia): da segnalare anche il Masseto (cru di Merlot vinificato in purezza) protagonista di un ottimo abbinamento con i piatti curati dallo chef Fulvio Pierangelini del Gambero Rosso di San Vincenzo.