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La Nazione

“Occorre un Istituto nazionale per le Doc” …Proposte e provocazioni al convegno sulla riforma della Legge 164/92, norma di riferimento per il settore vitivinicolo italiano, che si è tenuto ieri al Castello di Poggio alle Mura, sede storica della Banfi spa, organizzato da Coldiretti Siena in collaborazione con Bancaverde del Gruppo Montepaschi. Apprezzatissimo l'intervento di Riccardo Margheriti, uno dei padri della legge, che ha proposto la creazione di un'istituzione nazionale sulle denominazioni di origine e sulle indicazioni geografiche vitivinicole sul tipo dell'Inaoo francese, tra le pietre miliari della riforma della legge 164, la cui validità di base è stata riconosciuta da tutti. Tale norma nacque all'indomani della crisi del metanolo che nella metà degli anni Ottanta mise a terra la vitivinicoltura italiana provocando però la necessità di una riforma legislativa allora basata sulla Legge 930/63. Concordi Ezio Rivella, presidente dell'Unione italiana presidente dell'Unione italiana vini e Gianni Zonin nella necessità di dare maggior libertà ai produttori al fine di poter creare vini più adatti ai gusti del mercato, in forte e costante evoluzione, senza con ciò disperdere il patrimonio di vitigni autoctoni e di tipicità. Fattore quest'ultimo che è cavallo di battaglia di Franco Biondi Santi, "padre" del Brunello che ha auspicato di poter raggiungere una sottozona Greppo per le etichette dell'area dove è nato il grande vino. Zonin ha richiamato l'attenzione sulla necessità di prevenire gli illeciti, attraverso un sistema di controllo delle fascette e delle bottiglie che permetterebbe ai consorzi di tutela di attrarre finanziamenti sostanziosi. Altra iniziativa utile al controllo, allo sviluppo e alla disciplina del settore è stata quella della creazione di strutture interprofessionali su base regionale. Infine l'intervento del sottosegretario al Mipaf Teresio Delfino, che ha assicurato che la riforma si farà tenendo conto delle proposte e delle esigenze valide di tutti.

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