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La Nazione

Innovazione & Impresa - Montefalco, cultura e Sagrantino ... Montefalco è un caso raro di affermazione di un territorio. Proprio per le sue peculiarità è stata scelta dalla Fondazione Agnelli come oggetto di ricerca, insieme ad altri casi come le ville venete, il borgo medioevale di Torino, l'affresco del Lorenzetti «Il Buon Governo» a Siena e i Bronzi di Riace. Lo studio ha analizzato il borgo umbro dimostrando come i suoi punti forti sono le opere d'arte, come gli affreschi di Benozzo Gozzoli nella chiesa di San Francesco, ma anche il Sagrantino, boom enologico tra i più grandi degli ultimi anni in Italia, al quale è stato dedicato un intero capitolo. L'analisi del «caso Montefalco» sarà presentata in un convegno in programma il 23 maggio nella cittadina. «Siamo particolarmente orgogliosi che un importante istituto di ricerca come la Fondazione Agnelli abbia puntato i riflettori su Montefalco - ha commentato il sindaco Valentino Valentini - riconoscendo così il lavoro svolto negli ultimi anni sia dall'amministrazione comunale, sia dalle imprese del territorio che hanno creduto alla sinergia virtuosa tra valori artistici e vino». Dalla ricerca della Fondazione Agnelli emerge l'identità di Montefalco come bene culturale «complesso e coeso» che ha nella coltivazione dell'ulivo e della vite, praticata da secoli, un elemento fondante della sua identità e della sua economia (il più antico documento in cui si parla di vigne a Montefalco è del 1088). Montefalco deve la sua rinomanza come zona di produzione al Sagrantino, vitigno che non ha omologhi in Italia.

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