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La Nazione

Troppi vincioli, la Gallo Winery se ne va ... "In Chianti il turista continuerà a venire solo fin tanto che potrà respirare le sue atmosfere in ambiente esclusivo"; ambiente che rischia di essere seriamente intaccato da lottizzazioni (Panzano, Chiocchio), impianti di rifiuti (Testi, Sibille), previsioni di zone industriali (Pianella in provincia di Siena). Non solo. Anche la burocrazia gioca la sua parte e non certo a vantaggio: "La Gallo Winery ha rinunciato a effettuare investimenti in Toscana dopo un'attenta valutazione dei vincoli ai quali sono sottoposte le nostre aziende vitivinicole", ha ribadito l'ingegner Giovanni Battista Gorio, componente della Fondazione di Tutela del territorio del Chianti Classico e ad di Borgo San Felice, in uno scambio epistolare col sindaco di Greve e presidente delle Città del Vino, Paolo Saturnini. "Anche nel futuro – spiega Gorio – il Chianti potrà trarre sostentamento economico dal turismo, dalla viticoltura, dall'enologia e dal loro indotto, nonostante i danni già prodotti, se le pubbliche amministrazioni locali e i cittadini sapranno difendere il proprio patrimonio ambientale". Saturnini, in risposta, si è detto d'accordo su diversi punti ed ha "apprezzato" l'apertura del confronto.

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