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La Nazione

Gianni Zonin dona un monento ai minatori ... Il presidente della Regione Toscana Claudio Martini si recherà il 4 maggio a Ribolla (Grosseto) per ricordare i martiri della Maremma. Nell’occasione inaugurerà il monumento dedicato ai 43 minatori caduti nella più grande tragedia mineraria italiana del secondo dopoguerra: la cerimonia si terrà nella tenuta Rocca di Montemassi, la fattoria maremmana della famiglia Zonin, dove cinquanta anni fa si verificò la fuga di gas Grisou che ha innescato la terribile sciagura.
Un vero e proprio viaggio nella memoria all’insegna del ricordo di un evento tragico che sarà mai dimenticato. Un modo anche per riprendere il filo di una storia interrotta, ricucire gli strappi che si sono formati nella coscienza collettiva ed elaborare nuove proposte e riflessioni per il futuro. A mezzo secolo di distanza le istituzioni e le comunità di Ribolla e di Roccastrada vogliono ricordare così i loro caduti, con una cerimonia ufficiale e con l’inaugurazione (ore 15) di un monumento al “Pozzo Camorra”, il luogo in cui avvenne la deflagrazione. Il particolare monumento composto da 43 cipressi disposti a cerchio sulla sommità della collinetta “ Poggio alle Pietre” e da alcuni carrelli di miniera adagiati su un letto di rose rosse è donato dalla famiglia Zonin per “ricordare non solo il sacrificio di questi minatori, ma anche l’impegno di tutti coloro che, con il loro lavoro, amore e passione hanno contribuito a valorizzare l’economia e salvaguardare il paesaggio di questa terra unica e affascinante”.
Il vignaiolo Gianni Zonin ha scelto nel 1999 la tenuta Rocca di Montemassi quale meta per il suo sbarco in Maremma, una delle nuove zone dell’eccellenza del vino toscano, considerata, non a torto, il “Bordolese d’Italia “. La nuova “creatura”, che si trova proprio al centro dell’emergente doc Monteregio, si va ad aggiungere alle altre 10 tenute della famiglia Zonin, tutte nelle migliori zone da vino in sette regioni d’Italia. (arretrato de "La Nazione" del 29 aprile 2004)

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