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La Nazione

Appuntamento - La Toscana lancia la sfida al Vinitaly: quasi cento imprese regionali alla manifestazione di Verona .. Tira brutta aria per il vino italiano, senza esclusione per quello toscano. I problemi sul tappeto non sono pochi: i mercati non vanno, le denominazioni di origine minacciate dalle ultime decisioni Ue, infine la polemica lanciata dal presidente del Consorzio storico del Chianti Classico, Giovanni Ricasoli Firidolfi, sui ricarichi troppo alti della ristorazione. Qualcuno è già corso ai ripari; 17 piccoli produttori del Chianti si sono riuniti a Casafrassi, Castellina in Chianti, per discutere sul tema dal titolo significativo “Grandi vini e piccoli prezzi”, Gianni Zonin, il più grande produttore privato, ha addirittura inventato un gioco per scoprire che si può bere bene, spendendo il giusto. Ma per molti il problema numero uno resta la ripresa del mercato.
Bernardo Gondi, storico produttore nella prestigiosa zona della Rufina, non ha dubbi “tutto è legato alla ripresa del mercato, dove c’è un fermo da molti mesi. La Germania è in crisi nera, gli Stati Uniti si stanno barcamenando, il Giappone dopo 10 anni si sta appena riprendendo. E poi l’euro troppo alto dove lo mettiamo? Questo lo scenario che la Toscana si troverà davanti a partire da giovedì prossimo, in occasione della trentottesima edizione del Vinitaly di Verona, una delle manifestazioni più importanti del settore a livello mondiale. “Quest’anno l’appuntamento di Verona – dice l’assessore regionale all’agricoltura Tito Barbini – cade in una fase tutt’altro che semplice per la nostra viticoltura. Se le nostre produzioni si stanno difendendo bene, lo dobbiamo soprattutto alla grande qualità, fatta anche e soprattutto di stretti legami col territorio”.
Qualche cifra ora sulla presenza toscana a Verona. La zona riservata alle aziende toscane si articola su una superficie complessiva di quasi ottomila metri quadrati, con una presenza di oltre 500 aziende. Per dare l’idea del peso della Toscana, questa edizione del Vinitaly si allinea ai nastri di partenza con una superficie di 65 mila metri quadrati e 4 mila espositori, in pratica uno su otto è toscano. Lo stand organizzato dalla Regione e da Toscana Promozione, si estende per circa 800 metri quadri e vede la partecipazione di 4 amministratori provinciali (Grosseto, Livorno, Pistoia e Siena) con oltre 70 imprese.
Mentre nelle aree circostanti partecipano con loro stand le province di Arezzo, Pisa, Prato, con una folta rappresentanza delle aziende vinicole dei loro territori. Nello stand istituzionale sarà realizzato un wine-bar in cui saranno fatti degustare i 500 vini della Selezione 2002. Nel soppalco saranno attrezzate due sale degustazioni da circa posti ciascuna. VI saranno organizzate 16 degustazioni ed eventi vari, tra i quali spicca la presentazione della nuova versione del Libro del Vinsanto di Giacomo Tachis.

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