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La Nazione

Abramovich a Montalcino. Il re russo del petrolio spenderà una follia nelle vigne del Brunello. Dopo il no di Castello Banfi, sta trattando l'acquisto di Argiano, Col d'Orcia e Il Poggione ... Ai magnati piace il verde. Quello dei soldi, ma anche quello delle colline della Toscana. E’ lunghissimo l’elenco dei miliardari arrivati da tutto il mondo nelle zone più belle della nostra regione per «corteggiare» a suon di offerte da capogiro i proprietari di castelli, casali e tenute.
L’ultimo in ordine di tempo è Roman Abramovich. Il magnate del petrolio russo, celebre in tutto il mondo per aver trasformato il Chelsea in una delle squadre di calcio più forti del pianeta (solo lo scorso anno ha vinto scudetto e coppa di lega), è arrivato nella patria del Brunello con un valigia piena di miliardi e deciso a comprare a ogni costo.

La prima offerta (si dice ben cinquecento milioni di euro: spiccioli rispetto a un patrimonio stimato attorno agli 11,5 miliardi di dollari) l’avrebbe messa sul tavolo per acquistare il «Castello di Banfi», una delle più importanti aziende produttrici di Brunello con annessa tenuta da mille e una notte. A quanto pare, però, l’idea non è piaciuta ai proprietari che hanno cortesemente rifiutato l’imponente cifra.

Abramovich non si è dato per vinto. Ha studiato un po’ le carte della zona e ha deciso di rinnovare l’offerta per acquistare questa volta non una, bensì tre storiche cantine della zona: «Argiano», «Col d’Orcia» e «Il Poggione». In questo caso la risposta sarebbe stata un «nì». Nel senso che le trattative vanno avanti, anche se l’esito appare tutto fuorché scontato.

D’altronde già un altro miliardario innamorato del pallone aveva deciso di venire a far compere da queste parti, salvo poi essere costretto a una clamorosa retromarcia per ragioni non strettamente economiche. Stiamo parlando di Silvio Berlusconi che, nel 2003, si fece avanti per acquistare il Castello della Velona, uno dei manieri più affascinanti del Brunello. Il presidente del consiglio fu anche visto e fotografato in zona durante le trattative, ma poi dell’affare non se ne fece più nulla.

Abramovich, invece, pare che da queste parti non sia mai arrivato di persona, e se anche lo avesse fatto non ha lasciato né tracce né troppo clamore alle sue spalle. Il suo interesse per le nostre colline è comunque qualcosa di più di una semplice indiscrezione. Tanto più che nei mesi scorsi il magnate russo aveva visitato la tenuta di Torgiano in Umbria. Prima tappa di un breve tour che l’ha poi portato nelle cantine dell’Ornellaia e del Sassicaia a Bolgheri.

Quella volta si era limitato a qualche degustazione e un paio di pranzi in villa, anche se nessuno può dire se in quelle occasioni non abbia gettato sul tavolo cifre da capogiro pur di impossessarsi di alcuni splendidi casali.

Non moltissimo si sa di Abramovich e di come abbia accumulato una fortuna smisurata, salvo che i suoi soldi arrivano dal petrolio e che è una persona fortemente determinata a portare a termine ogni progetto. Quando acquistò il Chelsea fece chiaramente capire di voler vincere tutto a qualsiasi costo. Finora non ha risparmiato un centesimo pur di regalare ai tifosi dei blues qualsiasi trofeo.
Dunque, se decidesse di fare altrettanto con le verdi colline del Brunello, c’è da giurare che nel giro di breve il mercato sarà invaso dalle bottiglie del magnate russo. Nel frattempo le trattative vanno avanti: un sorso di Brunello di sicuro aiuterebbe chiunque a mettersi d’accordo.

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