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La Nazione

Brunello a quattro stelle … Il 2005 è stata un’ottima annata per il Brunello, ma non eccezionale. E’ uno di quei vini che può fare ancora meglio. A decretare, comunque, il buon risultato, è statala commissione di esperti che ieri ha assegnato all’ultima vendemmia del vino di Montalcino il punteggio di 4 stelle su 5. Il rating è stato fissato dal Consorzio del Brunello dopo scrupolose valutazioni (chimico-fisiche ed organolettiche) e considerazioni relative all’andamento meteorologico dell’annata da parte di una speciale commissione composta da venti importanti enologi. «Quella del 2005 è stata davvero una buona vendemmia - spiega Filippo Fanti, presidente del Consorzio - caratterizzata da condizioni climatiche equilibrate, a parte alcune giornate piovose a settembre che però non hanno determinato a Montalcino conseguenze sul raccolto. Il risultato? Un Brunello di qualità, che può essere felicemente destinato all’invecchiamento”. Anche per il direttore del Consorzio Stefano Campatelli non esiste alcun dubbio: “Il 2005 ha regalato un raccolto di ottimo livello, grazie ad un andamento meteorologico abbastanza favorevole”. A favorire la produzione 2005 è stato in particolare il periodo di luglio e agosto abbastanza caldo e soleggiato, pur in presenza di giornate con temperature più fresche e anche alcune piovose. Per celebrare il Brunello 2005, che uscirà il 1 gennaio 2010, anche quest’anno Montalcino ha rinnovato la tradizione della formella di ceramica che rappresenta l’annata e la relativa votazione in stelle, destinata ad essere collocata sulle mura del duecentesco palazzo comunale. A realizzarla è stato quest’anno il pittore toscano Riccardo Benvenuti. A firmare le formelle degli anni scorsi erano stati personaggi noti come gli stilisti Roberto Cavalli e Miuccia Prada, il pittore Sandro Chia, il fotografo Oliviero Toscani, la campionessa di sci Deborah Compagnoni, lo stilista Ottavio Missoni, il designer Giorgetto Giugiaro, l’attore Peter Weller. La festa del Brunello è stata anche l’occasione per fare il punto sui numeri economici del grande vino. Numeri che dimostrano la sua buona salute. A cominciare dal fatturato. Secondo i dati forniti dal Consorzio del Brunello nel 2005 le 18 più grandi cantine di Montalcino, che complessivamente producono oltre il 50% delle bottiglie del territorio, hanno incrementato i fatturati mediamente tra il 3% e il 15%. Solo tre aziende hanno mantenuto invariato il loro giro d’affari. Per quanto riguarda le vendite, tutto esaurito il Brunello 1999, alcune rimanenze “fisiologiche” per il 2000, mentre per il Brunello 2001, che sarà in commercio da quest’anno, i produttori hanno già richiesto al Consorzio oltre 2,5 milioni di fascette, più di un terzo della produzione totale che ammonta a 6 milioni di bottiglie. Poiché le fascette vengono richieste quando la vendita è ormai certa, significa che il Brunello 2001 ha già conquistato una fetta importante di mercato prima di debuttare sugli scaffali. Complessivamente il distretto del vino di Montalcino (oltre al Brunello comprende il rosso di Montalcino, il Moscatello, i vini bianchi e rossi Sant’Antimo, Supertuscan e vini Igt) ha chiuso il 2005 con un giro d’affari di 143 milioni di euro. (arretrato del 26 febbraio 2006)

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