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La Nazione

Il Morellino verso la Docg e l’imbottigliamento in loco. Il via libera dalle aziende in pubblica audizione a Scansano
... La “Doc” Morellino diventa una “docg” e poi il suo imbottigliamento dovrà avvenire all’interno della stessa zona di produzione.

Sono queste le due decisioni riaffermate durante la pubblica audizione (passaggio tecnico imposto dalla legge) che si è svolta a Scansano, “patria” di un vino del quale la vendemmia del 2005 ha consentito di preparare per il mercato circa 9 milioni di bottiglie. Sono state circa 500, invece, le aziende (tra viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) invitate dall’audizione che si è svolta sotto la direzione di Ezio Pelissetti, presidente del Comitato Nazionale per la tutela e al valorizzazione delle denominazioni di origine, che ha illustrato le modifiche che saranno apportate al disciplinare di produzione tra le quali, ad esempio, l’obbligo di contenere la produzione di uve al di sotto dei 90 quintali per ettaro, anche se, in realtà, questa regola che adesso diventerà scritta è già rispettata in via volontaria di quasi tutti i viticoltori, tanto che negli ultimi anni la produzione media non è mai salita oltre gli 80 quintali per ettaro.

L’imbottigliamento in loco, rappresenta una novità forte per arrivare alla quale si è reso necessario un gran lavoro diplomatico da parte del Consorzio per la tutela del Morellino di Scansano che, presieduto da Alessandro Bargagli, ha dovuto mettere insieme il consenso di aziende che rappresentassero almeno il 66 per cento della produzione totale e oltre il 50 per cento dell’imbottigliamento. Due soglie, però, ampiamente superate.

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