02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

La Nazione

Toscana regina a Vinitaly ... Incoronata da 8 vini fra i primi 100 migliori al mondo... Si sente un po’ Luca Toni, “perché sono tifosissimo della Fiorentina e perché il mio è un lavoro di squadra. Ammiro Paolo Bettini come ciclista, ma mi sento più Luca Toni”. Parla Giacomo Neri da Montalcino, “padre” del Brunello campione del mondo, almeno secondo la classifica della bibbia made in Usa, Wine Spectator, che conta ben otto bottiglie toscane tra le prime cento. Tutti felici, i produttori campioni di questa super-nazionale, tutti stretti intorno all’assessora regionale all’agricoltura Susanna Cenni, che all’apertura del Vinitaly numero 41 si guadagna attimi di vetrina per un battibecco con il governatore del Veneto Giancarlo Galan.
“Comizio inopportuno”, definisce lei l’intervento di Galan in apertura, “marescialla in carriera fin dalla nascita nelle truppe rosse toscane”, la rintuzza lui, incidente chiuso, almeno per le ribalte. Di fatto, la Toscana parte protagonista di questo Vinitaly. Edizione colorata più che mai di ottimismo della speranza, e fors’anche della ragione: una vera folla assalta fin dalle prime ore il padiglione toscano, più gli stand di altri “big” sistemati in quello adiacente. Buoni contatti, si rivedono tanti tedeschi, gli americani sono presenti da subito e si vedono facce nuove. A comprare, non solo a bere. “Tanti russi, da soli, ma anche accompagnati da intermediari, spesso americani: segno della voglia di comprare con i soldi pronti” è il commento dallo stand di casa Frescobaldi, che in questo Vinitaly debutta nell’Olimpo dei pinot noir, il vino di culto celebrato dal film “Sideways”.
Una delle tante novità dalla Toscana: come i 2mila euro che volano per prenotare una bottiglia di “Erectus”, il vino studiato nel Chianti Classico dal romagnolo Franco Ariano con i grappoli puntati verso il cielo. Intanto la Regione studia l’Oriente, l’assessore Cenni parla di nuove azioni verso l’India e la Cina, però la novità vera partirà proprio in Toscana a giugno: un “treno del vino” da Siena a Montalcino e ritorno, sabato e domenica, partenza alle 10 ritorno alle 19, biglietto per il solo viaggio a 22 euro, con pacchetti di degustazioni ed escursioni (compresa l’abbazia di S. Antimo) fino a 75 euro, per il trionfo del turismo slow da completare a piedi, in bici, a cavallo. Gran festa ieri mattina nel viaggio inaugurale del bel trenino arredato in legno, un test da Verona a Desenzano e ritorno con tanto di ospiti vip (Daniele Capezzone, Gad Lerner, Lina Wertmuller, le telecamere di Linea Verde con Max Ossini) e un ministro De Castro entusiasta, “la Toscana - si lascia andare - è un esempio, un modello di qualità, di attenzione, con un territorio che non per nulla conta il maggior numero di agriturismi”. E oltre ai campioni del mondo, la Toscana del vino affida il suo messaggio alle donne: lo strumento si chiama “Insieme nel mondo”, il destino ce l’ha nel nome. E nelle protagoniste.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su