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La Nazione

Legge sui mini-comuni. La rivolta di Montalcino ... Non può vantare il Brunello sui cartelli... Secondo il deputato ds Franco Ceccuzzi “è una vittoria anche per la Toscana”. Ma la legge sui piccoli Comuni approvata mercoledì alla Camera con una maggioranza plebiscitaria fa nascere subito qualche problema e attizza un inizio di polemica proprio in Toscana. A farsene portavoce è l’associazione Città del Vino, che cita come esempio più eclatante il caso di Montalcino. La patria del Brunello, con la legge che valorizza le attività economiche, sociali e ambientali dei piccoli comuni, perde appunto la possibilità di chiamarsi... patria del Brunello. Almeno nei cartelli stradali.
Perché questo sarà consentito, sì, ma ai territori con meno di 5mila abitanti: e siccome Montalcino di abitanti ne ha 5.148 (è il caso anche di Montefalco, in Umbria, con 5.600 abitanti) non potrà più indicare sui cartelli stradali, sotto “Montalcino”, anche “Luogo di produzione del Brunello”. Perché questo vantaggio spetta solo ai mini-comuni, che per la cronaca in Toscana sono 141 su 287, rappresentano - osserva legambiente in una nota - il 10% della popolazione ma assai di più in termine di superficie. E dunque, l’Associazione Città del Vino (550 Comuni rappresentati in tutta Italia, di cui 240 sopra i 5mila abitanti” chiede che la prossima lettura, in Senato, apporti una modifica a questo dato, e alzi l’asticella almeno ai 10mila abitanti. Per dare a tutti la stessa opportunità.

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