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La Nazione

In Toscana niente vendemmia anticipata ... L’uva non è “avanti” come al Nord, produzione mediobassa, qualità buona... Mentre il Nord si prepara alla raccolta dell’uva con anticipi che variano dai 10 giorni alle due settimane e al Sud si rispettano i tempi di raccolta di sempre, in Toscana si scruta il cielo e si aspetta. Nessuno, a oggi, si sente di parlare di vendemmia anticipata e tutti sono sul chi vive, in attesa di vedere cosa accadrà, atmosfericamente parlando, nelle prossime settimane.
Marco Pallanti, presidente del Consorzio del Chianti Classico, chiarisce il concetto: “Non credo che succeda niente di straordinario, sono i soliti problemi che si pongono quando siamo in prossimità di una vendemmia. E’ vero che l’inverno mite ha portato ad avere una maturazione in anticipo su tutta la vegetazione, ma l’anticipo si è un po’ perso strada facendo, tanto che ora siamo in una situazione di quelle che normalmente possono succedere durante l’anno. Deve passare agosto e se rimanessero temperature un po’ più fresche la notte come sta avvenendo ora, probabilmente faremo una vendemmia vicina a quelle tradizionali”.
Questo vale per tutta la Toscana?
“Naturalmente parlo per il territorio e le uve del Chianti Classico, con terreni collinari e varietà non precoci. E’ pi vero che per Chardonnay, Merlot, Pinot e per gli impianti giovani, le cui radici non sono molto in profondità, la situazione è diversa”.
Se rimanessero le condizioni favorevoli, che tipo di vendemmia si aspetta?
“Buona, magari ottima come quella dell’anno scorso”.
E per quanto riguarda la produzione?
“Dovrebbe essere medio-bassa. Staremo sotto i massimi del disciplinare fra il 10 e il 15 per cento. Ho fatto un giro in campagna proprio in questi giorni e penso che la stima sia giusta”.
E allora, quando si vendemmia?
“Se continua così, il Sangiovese si raccoglie nelle zone basse a fine settembre e in quelle alte la prima o la seconda settimana di ottobre”.
Da più parti si lamenta il problema della siccità.
“Quello che è cambiato è il modo di piovere, con tanta acqua tutta insieme e poi periodi di siccità prolungata ma se nelle prossime settimane capitassero due giornate con una pioggerellina costante, sarebbe l’ideale”.
Anche Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello, condivide l’analisi guardinga di Pallanti. “Un po’ di anticipo c’è, ma cosa accadrà da ora in poi non lo sappiamo. Siamo 15, 20 giorni avanti ma questo non vuol dire che vendemmieremo con tre settimane di anticipo. Se piovesse un po’, per esempio, la situazione si equilibrerebbe e non avremmo vendemmia anticipata, ma se piovesse troppo… davvero è meglio essere prudenti e non fare anticipazioni”.
Niente vendemmia anticipata anche alla tenuta dell’Ornellaia, a Bolgheri (Livorno), che per bocca del direttore generale Leonardo Raspini fa sapere che “se ad agosto le temperature massime non saranno troppo eccessive ma mitigate dalla brezza marina, andremo a vendemmiare solo qualche giorno prima, il 23 o il 25 agosto. La storia delle vendemmie a Ornellaia ci insegna che questo non è molto distante dalla normalità: i soliti 5 o 6 giorni che a volte la stagione ci regala in più o in meno”.
Tocca ad Andrea Spagnoli, presidente del Consorzio dei Colli di Luni che si estende nell’alta Toscana, un esame della situazione per quanto riguarda i profumati e preziosi vini bianchi, punta di diamante della zona.
“L’uva è bella, un po’ in anticipo rispetto al solito, ma non in proporzioni allarmanti. I vitigni bianchi, è vero, sono un po’ avanti ma anche alcuni rossi, per esempio il ciliegiolo, ma non penso proprio di vendemmiare a fine agosto. Andremo a metà settembre invece che alla terza settimana. Per quanto riguarda la siccità, le vigne in collina ne risentono un po’ di più ma per adesso non ci sono allarmi. Certo, se dovesse continuare a non piovere potrebbe creare problemi”.

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