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La Nazione

Uva pugliese nel Chianti. Blitz dei Nas in una cantina ... Si sospetta che venga usata per fare i vini a docg... Sequestrato un carico di 145 quintali di uva sangiovese “made in Foggia” destinato a un'azienda produttrice del Chianti classico. Il camion, appena arrivato dalla Puglia, è stato subito bloccato dai Nas nel cortile di una cantina di Castellina in Chianti risultando sprovvisto dei documenti di accompagnamento necessari per movimentare i preziosi acini. Il blitz rappresenta
tuttavia la punta dell'iceberg di accertamenti a tappeto iniziati dai militari ormai due settimane fa.
Alle porte della vendemmia,i carabinieri del Nucleo antisofisticazione di Firenze sono infatti stati sguinzagliati nel Chianti dal comandante Fedele Verzola. E hanno così alzato il velo anche sua irregolarità nei registri di carico e scarico. Quelli di circa la metà delle quindici aziende vitivinicole
dove si sono materializzati gli 007 della sanità alimentare non erano del tutto in regola. Toccate dai controlli soprattutto le zone di produzione del “Classico” senese, da Radda a Gaiole, si sono spostati poi verso Castelnuovo Berardenga e persino a Poggibonsi. Sul versante fiorentino le verifiche hanno invece interessato Greve e San Casciano. Le imprese rischiano ora di incorrere in sanzioni pesanti, anche di svariate migliaia di euro. Comunque è andata peggio al trasportatore scoperto a Castellina in Chianti Lunedì pomeriggio dai militari del Nas coadiuvati dai colleghi della stazione locale. Il camion, fermo davanti alla cantina, era carico di uva sangiovese proveniente dalla Puglia. Un prodotto eccellente, per la verità, di alta qualità. Però il trasportatore non è stato in grado di esibire ai Nas il cosiddetto “Doco”, un documento di accompagnamento obbligatorio che deve essere fatto timbrare all'inizio del viaggio. I carabinieri stanno ora cercando di capirere quale fosse
l'impiego di quell'uva.
Si annuncia una vendemmia ottima, nonostante il gran caldo, perché gli acquazzoni degli ultimi
tempi hanno ridato vigore ai grappoli. La quantità non sarà comunque elevatissima per cui i Nas, stante anche il consistente movimento di camion carichi che transitano nel Senese, vigilano affinché a nessuno venga in mente di utilizzare per i vini a denominazione di origine un prodotto non consentito da un rigoroso disciplinare.

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