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La Nazione

Una vigna toscana nel cuore di New York ... Presentata a Crespina il gemellaggio e il progetto... Un angolo di Toscana a Staten Island, grande distretto di New York. Ci saranno cinquantotto filari con 2.100 piante, in tutto due acri di vigneto, e non mancherà nemmeno una bella colonica per la vinificazione. Tutto grazie al progetto “Tuscan garden vineyard”, che porterà entro tre anni alla prima produzione in assoluto di un vino rosso toscano made in Usa e, nel giro di quattro anni, alla prima vendemmia completa. Il patto di gemellaggio è stato firmato ieri tra il Comune di Crespina e una delegazione del distretto di Staten Island di New York, che ha promosso il progetto con la consulenza dell’Università di Pisa e dell’azienda vitivinicola Castellani. 46Omila abitanti, il 44% di origine italiana, che presto potranno brindare con un rosso toscano non importato, ma prodotto in loco. Non sarà possibile esportare direttamente le piante: le severe leggi americane sull’import della flora estera non lo permettono. Ci penserà il più grande vivaista italiano operativo in California a fornire le piante. Ma a nascere non sarà solo una “fattoria”: ci sarè il punto vendita del vino made in Usa, ma anche il centro di informazione per la conoscenza della cultura toscana del vino. Pubblicazioni a tema, corsi di enologia e degustazioni: una specie di “cantine aperte” di oltreoceano, dove l’amore per la Toscana è solido e radicato. “A Staten Island contiamo la maggior percentuale di italiani di tutti gli Usa. La riproduzione dei vivai toscani dice il capo delegazione Randy Lee, amministatore delegato dello sviluppo economico dell’isola newyorkese rappresenta un elemento importante dello stile italiano negli Stati Uniti”. Soddisfatto il sindaco Thomas D’Addona: “Per noi è una data storica, puntiamo a esportare il nostro sapere in fatto di vini a far decollare il turismo nei nostri territori”. Ospite d’onore della presentazione di ieri, nell’ambito di un consiglio comunale aperto, l’attore Giancarlo Giannini, che di quelle zone è un habitué (ha una casa a Ceppaiano). E, naturalmente, non si è sottratto a un brindisi.

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