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La Nazione

Grandi bottiglie a piccoli prezzi. Le bollicine giuste per ogni occasione … Pare che i bianchi stiano sorpassando i consumi dei rossi, che cresca la quota dei rosé e che le bollicine, finalmente destagionalizzate, non siano più consumi da fiori casa o da ricorrenza ma sempre più bevute tutto l’anno e a tutto pasto. Ormai le bollicine si fanno ovunque da nord a sud col metodo charmat (e anche col ‘classico’) e con qualunque vitigno. C’è il rischio della banalizzazione, di una corsa al prezzo più basso, vini tutti uguali, senza identità. Stiamo sul sicuro, nel cuore della champagne italiana, la Franciacorta. La storia di Villa inizia nel 1960 quando Alessandro Bianchi diventa proprietario del borgo medievale omonimo con sede in Monticelli Brusati. Cento ettari di tenuta in un corpo unico e 37 ettari di vigna ne fanno una azienda unica, cresciuta nel rispetto per la natura e per le tradizioni, fino a diventare una bandiera del territorio. La partico1ari dei terreni (argille e manie ricche di fossili marini) donano ricchezza aromatica e bouquet eleganti.
La maison fa vino, cultura e buon marketing (intelligente l’iniziativa Villa Sparkling Menù, che mette a confronto chef di tutta Italia). Le bollicine sono tutte di alta gamma, tutte millesimate, dall’eccelsa selezione Cuvette (42 mesi sui lieviti) allo strepitoso Rosè demisec (30 mesi). Qui segnaliamo il Brut 2006 che nasce dal blend classico di chardonnay, pinot nero (10%) e pinot bianco (5%). Al naso è freschissimo di frutta e note floreali, al palato è morbido e insieme scattante, dinamico, senza strafar Perfetto dall’aperitivo a tutto pasto. In enoteca sui 17 euro. Villa Brut, Franciacorta Docg Millesimato Info: www.villafranciacorta.it

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